Questo articolo è la sintesi di due articoli a cura di Łukasz Rogala uno stratega SEO/SXO con 13 anni di esperienza nel settore.

Gli articoli originali sono:

Che cos’è il Parasite SEO?

Il Parasite SEO è una tecnica SEO che sfrutta l’autorevolezza di un dominio di terze parti per acquisire posizionamento organico per parole chiave molto competitive. Il sito “parassita”, sfruttando Brand e Trust Flow del sito ospitante, genera traffico, evitando le difficoltà di fare SEO sul proprio dominio. Questo articolo descrive in dettaglio un caso clamoroso di SEO Parassitario.

Il Parasite SEO si è sviluppato ed è divenuto “mainstream” nel 2023/2024 quando si è visto che era possibile acquisire posizionamento organico al top dei motori di ricerca sfruttando domini che trattavano tematiche completamente diverse: potremmo dire con valori di Topical Trust Flow completamente diversi.

Vale la pena osservare che questo metodo di acquisizione di traffico dall’esterno richiede una certa attenzione.

Quando i clienti mi chiedono cos’è il Parasite SEO, rispondo che è il processo di identificazione di domini ‘sani’ che, con un investimento relativamente basso (in termini di tempo e denaro), consentono di posizionarsi molto bene nei risultati di ricerca su quel dominio (e non sul tuo). Tipicamente, un post creato e pubblicato per scopi di Parasite SEO reindirizzerà il traffico verso siti con link di affiliazione, a scopo di lucro.

Anche se questa tecnica non è nuova, ha comunque introdotto diversi cambiamenti mirati a prendersi gioco di tutti coloro che si occupano dell’infallibile algoritmo del motore di ricerca di Google.

Qual’è lo Stato dell’Arte nel Parasite SEO?

Torniamo alla prima notizia: stanno crescendo siti che, secondo alcuni, non dovrebbero crescere. Forbes.com è uno dei siti più ‘commercializzati’ per il linking esterno. Molti suoi posizionamenti organici non hanno nulla a che fare con il core business o il tema principale del sito, come si può vedere dalla tabella che segue:

Oltre ai guest post, gran parte del contenuto è creato con lo scopo di monetizzare. The Verge ha ripreso l’argomento un po’ più tardi e ha creato un articolo che si è posizionato bene, come quello di Forbes, dedicato alle migliori stampanti proprio per mettere in evidenza questo fenomeno.

Ulteriori indagini hanno scoperto come Medium.com funziona molto bene come piattaforma di Parasite SEO.

Molti siti in lingua inglese in India si prestano alle attività di Parasite SEO.

Su LinkedIn, si è accesa la discussione sul tema “essere semplicemente grandi è sufficiente per posizionarsi su Google” perché, come tutti sappiamo, una miniera di diamanti produrrà sempre diamanti.

L’Intervento di Google – un annuncio per combattere il Parasite SEO

A dicembre 2023, Google ha annunciato l’esistenza di strategie a lungo termine per affrontare il problema del Parasite SEO:

E, in effetti, la miniera di diamanti ha cominciato a produrne meno con il core update di agosto 2023

A marzo 2024, Google ha annunciato che avrebbe presto preso misure incisive per affrontare il Parasite SEO (maggio 2024).

L’annuncio ha spaventato molti che pubblicano ‘contenuti tematici di valore’ su domini esterni. Ma, tanto clamore per nulla: a maggio si è capito che Google non avrebbe potuto declassare automaticamente il posizionamento dei siti web utilizzati per attività di Parasite SEO senza danneggiare l’intero dominio.

Come fa Google a Individuare il Parasite SEO?

A maggio, si è capito che Google aveva una percezione diversa delle attività di Parasite SEO quando ha implementato un aggiornamento ‘manuale’ che ha preso di mira siti con coupon di sconto (solo negli Stati Uniti). Google ha deciso che se un editore cerca modi aggiuntivi per monetizzare con un servizio di coupon e codici promozionali (spesso su un sottodominio), è ‘il cattivo’ e dovrebbe essere penalizzato.

Medium.com, Substack.com e Linkedin.com/pulse/ erano anche tra gli sfortunati:

Anche Forbes ha subito una penalizzazione:

Alcuni risultati di grandi editori hanno avuto problemi:

Anche USA Today (su un sottodominio dedicato) e CNN sono stati colpiti:

Alcuni editori non hanno aspettato le penalizzazioni di Google e hanno eliminato i loro siti con coupon da Google.

La Quiete dopo la tempesta – cosa è successo dopo maggio 2024?

Google ha annunciato che il problema del Parasite SEO sarebbe stato affrontato a livello algoritmico a breve. Ma non è successo.

La problematica è significativa per gli editori che lottano per individuare nuove e ulteriori opportunità di monetizzazione per i loro portali. La reazione nervosa del motore di ricerca mostra che il rischio di interventi manuali è ancora alto ed è meglio pianificare e implementare attività di monetizzazione del sito a tema su sottodomini tematici piuttosto che strettamente all’interno del proprio dominio principale. Va detto che gli interventi manuali di Google si sono limitati a penalizzare le directory, ma non si può escludere che un giorno le penalizzazioni possano colpire interi domini.

(L’Argomento è interessante e merita ulteriori approfondimenti. I siti penalizzati sono editori di Google in AdSense. Di conseguenza, la penalizzazione a livello di sito del suo buon editore = un taglio nei ricavi generati dalla rete pubblicitaria).

Parasite SEO – content marketing on steroids

Pubblicare guest post su siti esterni è, ancora oggi, uno dei metodi più popolari per acquisire backlink per un sito web in Polonia. È un metodo semplice e piacevole perché seminando bene, raccoglieremo sempre qualcosa. Civilizziamo il link building e diamogli più fascino strategico.

Come prepararsi per le attività di Parasite SEO?

Ci sono alcune considerazioni preliminari da fare prima di iniziare.

  • Obiettivi strategici ben definiti – l’obiettivo è generare profitti o costruire brand awareness per aumentare il raggio d’azione?
  • La velocità di posizionamento per parola chiave principale da una prospettiva di vendita/conversione del traffico.
  • L’esposizione prolungata nei risultati di ricerca sarebbe un bel bonus.
  • Posizionamento naturale sul sito dell’editore – preferibilmente un link interno permanente che non sarà ‘rovinato’ da successive pubblicazioni ospiti da parte dell’editore.
  • La flessibilità dell’editore e le modifiche collaborative – affinché il Parasite SEO funzioni e faccia bene, è necessario collaborare e apportare le modifiche appropriate.
    Poiché le pubblicazioni beneficiano sia i clienti che gli editori, è bene essere aperti ai cambiamenti che possono verificarsi seguendo l’evoluzione del mercato.
  • Contenuti creati con un modello tematico – anche se ciò significa ordinare più di una pubblicazione dallo stesso editore.

Obiettivi per le attività di Parasite SEO – traffico e conversioni o riempire un vuoto mentre si costruiscono posizioni?

Come per qualsiasi azione SEO, dobbiamo essere chiari sui nostri obiettivi: la nostra strategia è progettata per portare rapidamente più traffico al sito o per vendere prodotti e servizi?

Se il nostro obiettivo è massimizzare le vendite, saremo più interessati al traffico dirretto verso il nostro sito piuttosto che a siti target di altri dov’è possibile acquistare il prodotto. Quest’ultimo è un compito leggermente più complesso e bisogna lavorare su questo con l’editore. Molte volte, senza nascondere i backlink di affiliazione, i siti vengono presi di mira da Google e quindi non si posizioneranno correttamente nei risultati di ricerca.

Importante: Un metodo utilizzato per aggirare le restrizioni su questo tipo di attività è collegarsi tramite un link shortener costruito all’interno del nostro dominio. In questo modo, possiamo ottimizzare il SEO e utilizzarlo anche in futuro. Quando le nostre azioni mirano a posizionare un sito (nostro o del nostro cliente), è abbastanza semplice — ci colleghiamo alla sezione di contenuto di riferimento o quella complementare del nostro sito target.

Come Selezionare Siti per il Parasite SEO

Oltre alla flessibilità e capacità di adattamento dell’editore, siamo principalmente interessati a trovare un sito che ci permetta di costruire rapidamente traffico verso la pubblicazione.

In questo caso, ci sono aspetti specifici a cui prestare attenzione:

  • Comprensione e accettazione dell’argomento che voglio promuovere – mi sono trovato più di una volta in situazioni dove un editore accetta i testi nel primo anno di pubblicazione e poi, a causa della mancanza di comprensione dei requisiti e delle restrizioni legali, termina l’accordo, eliminando gli articoli. Oltre a interrompere le entrate generate dal contenuto, spesso complica la strategia a lungo termine. Per questo, è consigliabile assicurarsi che l’editore/piattaforma fornisca adeguate garanzie in caso di rimozione anticipata.
  • I temi trattati da un sito non sono la cosa più importante, ma rende le cose più facili. Si dicono molte cose circa la natura tematica del sito, ma dal punto di vista della facilità di pubblicazione e apertura da parte dell’editore, è meglio lavorare con quelli che si occupano già dell’argomento.
    • La natura tematica del sito rende più facile negoziare un fantastico linking interno — con poco sforzo, puoi ottenere più riferimenti alla tua pubblicazione.
    • Se vuoi basare i tuoi sforzi su qualcosa di diverso dalla tematicità – prepara un elenco di parole chiave e controlla quali domini si posizionano nella top10 e top20 per le parole chiave che ti interessano. Se vedi siti lì che ti permettono di pubblicare contenuti da solo – sai come procedere 😉.
    • Puoi escludere i domini concorrenti dall’elenco, e il resto è una questione di libera negoziazione. Ricorda che un guest post fatto di petto è anche un’opportunità per l’attività di Parasite SEO.
  • Distribuzione attuale dei backlink e anchor text sul sito. Più link ‘SEO’, più è probabile che ci saranno fluttuazioni nel traffico verso parti del sito in futuro.
  • Costruzione della posizione nel tempo – vale la pena analizzare alcuni post pubblicati sul sito. Stanno costruendo traffico organico? Sono posizionati organicamente nei risultati di ricerca?
  • Il sito è su Google Discover e Google News? Con una buona ottimizzazione e tematicità, questo è tutto traffico gratuito.
  • Come monetizza il traffico? Utilizza le soluzioni advertising di Google?

Creazione di contenuti per il Parasite SEO – La Strategia Prima di Tutto

Come per il contenuto del nostro sito web, gli articoli di Parasite SEO dovrebbero essere preparati con molta cura. Bisogna prestare attenzione ad alcune cose.

  • L’Analisi del Gap di Contenuti finalizzata alle nostre esigenze. Bisogna preparare un’analisi completa che identifica per quali parole chiave nella nostra categoria il sito web è già posizionato (o quale contenuto ha già). In questo modo, possiamo:
    • creare contenuti che, oltre a competere nei risultati di ricerca, non competono con altri contenuti dello stesso sito, evitando così fenomeni di cannibalizzazione.
    • Negoziare un linking interno, molto importante per il SEO, soprattutto nell’era dell’IA.
    • acquisire visibilità con un backlink da una pubblicazione pagando un canone mensile. Soprattutto quando si navigano siti esteri, si può vedere che molte volte non è necessario pianificare affatto il contenuto — basta apparire.
  • Quando si pianifica il contenuto, è bene costruire interi silos tematici. Supponiamo, ad esempio, di voler un posizionamento in prima pagina per la chiave di ricerca ‘migliori pillole dimagranti’. In tal caso bisogna pianificare dei testi di supporto e negoziare un prezzo per più pubblicazioni con un link al testo principale. In questo modo, rimanendo vicino al tema principale del sito, ci costruiamo un insieme coeso di contenuti con un linking interno ottimizzato.
  • Come per il contenuto così bisogna gestire anche l’intento. Quando si sviluppa un piano editoriale, le parole chiave devono riflettere anche l’intento. Prendersi cura dell’UX del contenuto si tradurrà sicuramente in risultati migliori.
  • Vale la pena considerare e pagare per una visibilità maggiore del sito web — un backlink dalla homepage può migliorare significativamente il posizionamento nei risultati di ricerca.

Importante: La distribuzione attuale delle posizioni dei guest post su Forbes mostra che anche quando abbiamo molti contenuti sullo stesso argomento – ogni articolo può produrre traffico, anche quando c’è sovrapposizione. A questo propsito vale la pena:

  • Analizzare tutt’i post pubblicati sull’argomento.
  • Controllare il linking esterno e interno.
  • Raccogliamo tutte le parole chiave per cui i post concorrenti si stanno posizionando.
  • Verificare che l’UX del contenuto sia buona qualità.

Sì e no. Prima di tutto, i backlink da un livello inferiore — il cosiddetto tier 2 — deve essere di qualità.

È una nostra responsabilità per il mantenimento e l’efficacia dell’editore/sito web da cui stiamo acquisendo traffico.

Anche se Google non sconta del tutto backlink di bassa qualità, valutandoli in modo indipendente, un editore che vede un improvviso afflusso di backlink scadenti può rimuovere l’articolo.

Sicuramente aiuta la presenza di link esterni aiutano il Parasite SEO ma richiede attenzione alla continuità. Ci sono dei casi in cui agenzie hanno creato i cosiddetti ‘ratti’ (NDR: rats) – si tratta di collegamenti reciproci tra serie di articoli che si interrompono se si modificano le condizioni operative ovvero se cambia la politica dell’editore che modifica o rimuove in tutto o in parte i contenuti, interrompendo il flusso dei link.

Per questo motivo, se stai pianificando attività di link building come questa, è bene prevedere backlink solo per l’articolo di Parasite SEO. La semplicità della strategia di linking è fondamentale e garantisce i migliori risultati.

Se e come monitorare le attività di Parasite SEO

Da un punto di vista puramente commerciale, se una cosa non può essere misurata, non può essere presa sul serio.

La gamma di soluzioni disponibili varia a seconda dei nostri obiettivi. Prima di intraprendere attività di Parasite SEO è bene considerare:

  • Visibilità e performance – per quante e quali parole chiave si posiziona la pubblicazione su Google? Monitorare questo KPI è cruciale per ulteriori attività di link building.
  • La quantità di traffico prodotto dalle pubblicazioni.

Nel caso di backlink a siti di proprietà, il report dei referrer in Google Analytics 4 è un ottimo strumento per monitorare le performance. A questo proposito, consiglio di non taggare i post utilizzando codici UTM – così facendo si guadaga ‘potenza’ SEO.

Possiamo tracciare i dati di clic e traffico in GA4 utilizzando uno shortcode.

Con i dati sui percorsi che portano conversioni siamo in grado di ‘pesare’ il ruolo dei backlink acquisiti e possiamo monitorare le performance nel tempo.

Vale la pena notare che, a seconda dell’obiettivo fissato per il Parasite SEO, il suo contributo alla realizzazione di una conversione (il posizionamento nel funnel) cambierà. Se l’obiettivo è costruire la posizione della landing page, una quota decrescente di conversioni sarà inevitabile.

Quo Vadis Parasite SEO? Etica, rischi e prospettive a lungo termine

Data l’avversità di Google rispetto al Parasite SEO, a cui si aggiunge il rischio di ulteriori complicazoni che possono verificarsi a causa di interventi manuali dell’editore, è opportuno soffermarsi sul tema della responsabilità e della ragionevolezza dell’attività stessa.

L’efficacia delle attività di Parasite SEO e la tranquillità a lungo termine è una responsabilità di tutti gli attori coinvolti. L’editore deve gestire con equilibrio questo tipo di contenuto per avere il migliore controllo possibile sulla qualità del contenuto nonché la sua ottimizzazione, minimizzando il rischio di apparire artificioso agli occhi di Google. Una buona gestione del processo nel suo complesso è anche un’opportunità per costruire una collaborazione sinergica di lungo termine.

Come professionisti SEO, dovremmo focalizzarci sulla costruzione e conservazione di valore a lungo termine. So che spesso il tempo a disposizione è limitato, ma solo mantenendo questo obiettivo possiamo costruire in modo sostenibile un traffico di qualità verso i nostri siti.

Quando si tenta di inserire il Parasite SEO in una strategia di lungo termine, diventa ciò che il link building dovrebbe essere — acquisire backlink per migliorare la visibilità del sito e, per quanto possibile, aumentarne il traffico.

Tuttavia, affinché questo ecosistema funzioni come dovrebbe, è cruciale sviluppare una relazione aperta tra clienti ed editori e tale da rispettare i siti e i budget SEO reciproci.

Informazioni sull’autore

Łukasz Rogala – stratega SEO/SXO

Łukasz Rogala è uno stratega SEO/SXO con 13 anni di esperienza nel settore.

Ha una vasta conoscenza sia del lavoro in-house che in agenzia e utilizza la sua esperienza per fornire tattiche personalizzate di alta qualità ai suoi clienti. Attualmente, è concentrato sullo sviluppo della sua agenzia SEO e di contenuti, VerticalSEO, ed è responsabile della SEO tecnica per Warner Bros. Discovery in Polonia.

In passato, ha eseguito attività SEO per grandi marchi in Polonia e supportato le loro operazioni internazionali.

Łukasz preferisce concentrarsi sulla SEO dei contenuti al mattino, sulla SEO tecnica a pranzo e sul link building la sera. Questo approccio gli consente di mantenere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata. Inoltre, è giudice per competizioni internazionali SEO/SEM, tra cui i European Search Awards, i Global Search Awards e i UK/US Search Awards.

Puoi trovare Łukasz su: https://www.linkedin.com/in/lukaszrogala/?originalSubdomain=pl

Patrycja Kozioł
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