Quando Google introdusse Penguin nel 2012, spammare il tuo sito di link in entrata ha smesso di produrre i suoi vantaggi. Penguin (noto anche come “Google Hummingbird”), fu creato ad hoc per penalizzare i siti che utilizzavano approcci poco ortodossi, pur di scalare le SERP dei motori di ricerca. Non poter più utilizzare strategie ‘Black Hat’ di Link Building per guadagnare posizioni in Google ha dato maggiore importanza ai link di qualità.

Non per questo però si può decantare il solito mantra secondo cui “La Link Building è morta!!”, molto probabilmente, non morirà mai. Ci sono varie tecniche e strategie, molte di cui abbiamo parlato proprio su questo blog, per fare link building. La strategia di oggi è la Broken Link Building. Per chi non la conoscesse, la Broken Link Building è una strategia che sfrutta i link che puntano a pagine con il 404 e l’offerta di una pagina di sostituzione al proprietario del link. I ‘broken links’ (link rotti) sono un gran fardello; non solo minano e danneggiano la User Experience, ma danneggiano la SEO di un sito a causa della continua rilevazione del broken link da parte del crawler di Google. In quantità ridotte in genere non sono un gran problema. Ma occhio a lasciarti sfuggire la situazione di mano, in grandi quantità possono fare danni seri al ranking.

Figura 1: 404 error

La strategia è presto delineata: trovare siti con link rotti e contattarli proponendo una pagina, dai contenuti simili, che prenda il suo posto. La centralità di questa strategia è il content. Creare contenuti di alta qualità, migliori dei contenuti che popolavano il link in precedenza, è di vitale importanza se si vuole sperare di convincere altri siti ad utilizzare pagine tue.

La fase di ricerca di questi link è interessante. Se la ricerca viene fatta manualmente, spulciando manualmente siti e link, allora il Trust Flow e il Citation Flow Majestic possono essere degli ottimi giudici circa l’affidabilità e la qualità dei siti in questione. Non tanto sul posizionamento del sito, visto che si possono comprare dei siti con Trust Flow alto ma poco performanti nel ranking.

Figura 2: Trust Flow / Citation Flow

Trovare link rotti con Majestic Million

Si possono trovare link rotti su siti molto autorevoli con Majestic Million.
Majestic Million è un tool estremamente interessante. Con Majestic Million, Majestic stila una lista di 1 milione di siti con il maggior numero di subnet, permettendoti di trovare in un istante tantissimi siti autorevoli e di alto valore. Ecco una piccola guida per trovare siti autorevoli con Majestic Million.

1) Trovare siti che fanno al caso tuo

Hai già pensato quali siti ti piacerebbe contattare? Aggiungili a Majestic Million e scopri come reggono il confronto alla prova di autorevolezza. Se stai appena iniziando, puoi cercare trai risultati di Majestic Million per trovare qualcosa di interessante. Anche se già sai chi sono i siti di riferimento della tua nicchia, dare uno sguardo a Majestic Million potrebbe farti scoprire nuove opportunità ancora più interessanti.

Figura 3: Majestic Million

2) Hai trovato un sito che ti interessa. E ora?

Dopo aver scelto un dominio, analizza la sua backlink history:

  1. Inserisci il dominio nel Majestic Site Explorer
  2. Attiva il filtro ‘Dominio radice’
  3. Select the ‘Pages’ tab
Figura 4: Majestic Site Explorer

La sezione ‘Pagine’ ti permette di visualizzare tutte le informazioni sui link outbound del dominio ed è proprio qui che deve andare la tua attenzione per raccogliere informazioni su link rotti

3) Trovare i link rotti

Perfetto! Hai trovato le pagine a cui linka il sito che hai scelto, ora devi solo trovare i link rotti. Il problema?

Devi trovarli in mezzo a liste interminabili di link outbound. Fortunatamente puoi filtrare la lista, lasciando solo le pagine con i 404 che servono a te:

  1. Nella sezione ‘Pagine’ del Site Explorer, seleziona ‘Esporta i dati’
  2. Alla schermata di esportazione, seleziona ‘solo pagine mancanti (404s)’
  3. Scegli di esportare in Excel, CSV, TSV o Google Sheet
  4. Ordina le pagine per numeri di domini riferenti (Referring Domains)
Figura 5

4) ‘The Wayback Machine’

Per scoprire ancora più informazioni sul dominio o sulla storia di una pagina, puoi utilizzare The Wayback Machine. Selezionando l’intervallo desiderato spuntano un sacco di notizie. Ecco una piccola guida:

  1. Collegati a The Wayback Machine (https://archive.org/web/)
  2. Inserisci la pagina del link rotto
  3. Seleziona una data (vengono visualizzate solo le date in cui i siti sono stati archiviati)
  4. Scopri a quali pagine portavano i link rotti
Figura 6: The Wayback Machine

5) Inizia a creare nuovi contenuti

Dopo aver scoperto dove portavano i link rotti, puoi iniziare a creare i contenuti che dovranno sostituire quelli scaduti. Se già possiedi contenuti simili, potresti proporre quelli; altrimenti, fatti venire in mente delle idee – è ora di scrivere qualcosa di nuovo!
Evita di fare copia e incolla dei contenuti presenti sull’URL rotto, datti da fare e crea qualcosa di originale. Ne varrà la pena.

6) Proporre i nuovi contenuti al dominio

Dopo aver trovato i link rotti e i contenuti che popolavano una volta quelle pagine, è arrivata l’ora di contattare il sito per proporre i tuoi contenuti!

Ci sono molti modi per fare questo tipo di proposte, email, telefonate. Solitamente il modo per assicurarti i migliori risultati è non iniziare subito col pretesto di prendere il link. Inizia col menzionare il fatto che hai semplicemente notato i 404 sul sito e i danni che causano alla UX e al ranking su Google, specie se la pagina in questione ha molti backlink.
Eventualmente, dovrai menzionare il fatto che hai creato dei contenuti ben scritti, interessanti e soprattutto attinenti. Cerca di catturare l’attenzione del dominio senza essere troppo invasivo.

In Conclusione

Majestic Million è un tool facile da usare ma soprattutto ricco di dati da sfruttare in mille modi diversi. La broken link building è una strategia che si sposa perfettamente con Majestic Million. Sviluppar l’autorità del tuo sito nei motori di ricerca sfruttando i link rotti che gli altri domini lasciano sul web, creando nuovi contenuti, utilizzando il Majestic Million.