Avere un un profilo di backlink diversificato e costruito organicamente è un ottimo valore aggiunto SEO per qualsiasi azienda che stia cercando di incrementare le proprie vendite online e la propria visibilità. Per ogni business online è molto importante analizzare e stabilire una strategia chiara per dedicarsi ad un’attività SEO di link building di qualità. Dalla presenza di backlink da siti e forum autorevoli, all’essere menzionati in pubblicazioni e blog di settore, sono tutti link ad elevato valore aggiunto che aiutano a fare sì che i motori di ricerca privilegino il vostro sito nelle SERP.

Ma dove iniziare?

Stabilire gli obiettivi

Man mano che approfondite la conoscenza del vostro link profile, sarete in grado di sviluppare strategie diversificate di link building utili alla parte SEO del sito ma al contempo rilevanti per il vostro business. Majestic, Screaming Frog e Moz sono strumenti superlativi per analizzare tanti dati, ma non possono suggerire con quali intrattenere una relazione lavorativa o addirittura quali post abbiano il potenziale di diventare virali.

Riflettete sugli obiettivi prefissati e su come il processo di link building possa aiutare. Occorre più traffico per essere visti online? State cercando di incrementare le vendite online attraverso il vostro sito di eCommerce?

Una volta stabiliti gli obiettivi, lasciate che siano i dati a guidarvi. Qui, uno strumento come Majestic diventa veramente indispensabile. Grazie alle sue funzionalità e ai suoi strumenti, offre una panoramica completa sulla provenienza dei link e rende più semplice l’identificazione di link rotti, l’ottimizzazione delle anchor text, la scoperta di nuove fonti di link e l’analisi dei profili dei competitor.

Diamo ora uno sguardo a come qualsiasi impresa online può utilizzare questi tool per migliorare i propri link organici.

Scoprire da dove provengono i link verso il sito

Uno dei primi e più importanti step da completare è valutare da dove provengono i link al vostro sito. Utilizzando come riferimento l’esaustivo report di Majestic sui backlink, è possibile risalire ad istanze di link in entrata e di fonti esterne che contengono link al sito in considerazione.
Il link SEO ideale dovrebbe contenere un IP (del sito), diretto al sito via un link organico.

Tuttavia è bene ricordare che l’aggiornamento Penguin di Google mira a penalizzare quei webmaster che hanno messo su profili che mirano a fare spam o che comunque promuovono eccessivamente il proprio sito. Detto ciò è sempre bene tenere a mente come Majestic compila le proprie liste di link in arrivo a seconda del sito che si vuole ottimizzare. A seconda di parametri come Citation Flow e Trust Flow, potrete identificare quei siti dai quali è auspicabile che si possa avere un backlink.

 

 

Questo è un esempio di una multinazionale tedesca specializzata in mobili per interni ad uso educational. Come illustrato dalla screenshot precedente, le prime tre URL provengono da siti in tema correlati che trattano l’argomento architettura e l’interior design. Prestata la dovuta attenzione si nota come il loro trust flow primario sia abbastanza basso e il loro secondo link sembra provenire dal sito di un competitor. Secondo questo report, l’azienda in questione beneficerebbe dall’essere conosciuta da enti di maggiore influenza ed autorità come l’Architectural Digest o anche giornalisti che sono specializzati sull’argomento dell’arredo per interni di scuole e uffici.

Una volta stilata una lista di link, l’azienda in questione sarà in grado di analizzare quale di essi sia di valore, quali sono i link che vorrebbero riacquisire e da quali siti vorranno dei link in futuro a seconda delle metriche che hanno da offrire.

Ottimizzare le anchor text

Dal momento che il link building va a pari passo del SEO, conoscere il coefficiente di tutti i link in entrata è un fattore importante per migliorare i risultati raggiungibili con le keyword primarie e secondarie. Analizzando le anchor text è molto semplice raccogliere questi dati per poter poi ottimizzare il rapporto di anchor text.

Prendiamo in esame Romy LMS, un sistema di management dello spazio di lavoro, che mira a renderlo scalabile e coinvolgente. Per quanto riguarda il coefficiente delle loro anchor text, Romy LMS potrebbe trovarsi in una posizione migliore come spiega perfettamente questo articolo sulle anchor text di SEM Rush.

Le anchor text con brand sono la parte più grande della pie chart e sono semplicemente il nome dell’azienda che coincide con la URL. Secondo SEM Rush, dovrebbe formare circa il 40% del grafico, ma come illustra il grafico, ne rappresenta solo il 15%. Da questa analisi possiamo comprendere che il coefficiente delle anchor text di questa azienda è sulla buona strada visto che comunque le anchor text con brand rappresentano la fetta più importante. Nonostante questo dovranno utilizzare il loro nome ufficiale come link molto più di quanto lo facciano adesso.

Infine, è sempre buona norma mantenere le vostre anchor text variate e pertinenti.
Per fare sì che le vostre anchor text beneficino dai vostri sforzi nell’ambito del link building, i contenuti con link ed anchor text in entrata devono integrarsi con le keyword presenti sul sito.

Trovare i link danneggiati 404 per riguadagnare il valore entrante perso

Se la destinazione finale di un link punta ad una pagina HTTP 404 Not Found, non c’è alcun valore nella pagina di destinazione passato dal link. Per poter riguadagnare questo valore perso, tutti i backlink dovrebbero puntare verso pagine HTTP 200 OK.

Se avete già rilevato tutti i link in entrata in massa, potreste trovare utile strumenti come Screaming Frog, in grado di determinare il responso HTTP della pagina in questione. Da qui è molto facile scovare le pagine che puntano ad una pagina 404 e riprendere rapidamente il valore perso con re-indirizzamenti 301 a destinazioni 200 OK.

Tracciare i profili in entrata di più competitor

Un fattore cruciale per il management di un’azienda di successo—sia online che fisica—è avere un’analisi completa di dove si trova la vostra azienda rispetto ai competitor del settore.

Il mercato della moda femminile ne è un perfetto esempio. Il SEO organico per rivenditori indipendenti è sempre una dura scalata. Il settore presenta aziende di qualsiasi grandezza e ci si ritrova spesso a competere con titani dell’eCommerce come Nordstrom, Neiman Marcus e giganti del fast-fashion come H&M e Zara. Costruire una propria autorità all’interno della propria industria d’appartenenza richiede costante attenzione ai competitor e le loro strategie di digital marketing.

Diamo uno sguardo rapido a cinque boutique indipendenti e valutiamone i rispettivi link.

 

 

Con un’analisi di base possiamo vedere come un’azienda stia dando molta importanza al link building con 11’849 backlink acquisiti e 173 domini di provenienza. Nonostante i loro sforzi il trust e citation flow sono ancora molto simili di quelli dei suoi competitor. Sono sulla strada giusta, ma con l’influenza che hanno acquisito dovrebbero riuscire a raggiungere link di maggiore autorità, quelli di blogger di alto profilo, celebrità e magari anche di notiziari di moda.

Accrescere link organici

Strumenti per le analitiche sono grandi risorse per compagnie che vogliono scoprire i loro punti di forza e dove possono migliorare. Mentre è in atto la raccolta di tutti i dati necessari, ogni buon imprenditore dovrebbe formulare strategie di online marketing specifiche per la propria azienda.

Produrre contenuti di qualità, in grado di intrattenere e coinvolgere i lettori, è il primo passo che un’azienda di successo deve fare per invogliare utenti e clienti a stare sul sito. Lo sviluppo di relazioni lavorative con blogger e webmaster inerenti al proprio settore e l’utilizzo di strumenti come Majestic per trovare le migliori opportunità per nuovi link, sono altre nozioni di buon management.

Bio dell’Autore: Joel Gross è il fondatore e CEO di Coalition Technologies,  la compagnia di SEO e wed design #1 di Los Angeles con 80 dipendenti a tempo pieno.

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