Abbiamo chiesto ad alcuni dei nostri ambasciatori SEO, partner e amici cosa hanno imparato nel 2016:

 

  • Fili Wiese, ex membro del Search Quality team di Google:

A questo punto – Novembre 2016 – abbiamo visto i più grandi sviluppi nel mondo SEO e nell’industria del Search. È improbabile che un altro motore di ricerca rilasci ancora ulteriori algoritmi e prodotti così vicini alle vacanze natalizie, un periodo sì corto, ma significativo per la maggior parte delle aziende online. Il 2016 è stato un anno molto stimolante, non solo per via dell’introduzione da parte di Google di Penguin 4.0 – a dimostrazione che Google intende rimanere leader in questo settore e rinforzare le loro politiche di linking.

 

  • Mel Carson, Fondatore di Delightful:

Sono rimasto sorpreso alla reazione dell’industria del Search e come quest’ultima ha apprezzato la nostra campagna #MajesticInSpace. 16 anni fa se qualcuno mi avesse detto che sarebbe stato possibile per Majestic competere con giganti del calibro di Microsoft e Google, integrando enormi quantità di dati per aiutare i digital marketers a sviluppare strategie di visibilità, non lo avrei creduto. Se qualcuno mi avesse detto che saremmo riusciti a produrre in 3D “L’internet” a 250 miglia d’altitudine, gli avrei detto che era pazzo! 16 anni dopo lo stiamo facendo e sono fiero di farne parte!

 

  • David Iwanow, Strategy Director a BlueGlass:

Credo che il più grande cambiamento sia rappresentato dall’aggressività di Google nel mondo mobile, non è più una scelta, o ci sei e ne fai parte, oppure ti togli di mezzo. L’aggressiva espansione di App-Indexing negli ultimi 18 mesi, seguito dalla prepotente pubblicazione di AMP e adesso Google sta spingendo l’indice “mobile first”. Con tutti questi cambiamenti, il mobile non può essere ignorato, si rischia di rimanere indietro nel 2017.

 

  • Jan-Willem Bobbink, esperto SEO freelance:

Lo sviluppo più importante del 2016 per me è stato il vertiginoso incremento dell’importanza delle AMP di Google (Accelerated Mobile Pages). Sembra che Google voglia rendere più fluida l’esperienza degli utenti sul web e, in contrasto, i siti web mobile-friendly non sembrano svilupparsi abbastanza rapidamente. È abbastanza chiaro perché Google abbia spinto le AMP così fortemente. Baidu ha appena lanciato MIP (Mobile Instant Pages). Non sono abbastanza sicuro sull’effetto a lungo termine sulla qualità del traffico di un sito web, ma è pur sempre un ottimo modo per accelerare i tempi di caricamento.

 

  • Jacob Hagberg, CEO di Orange Fox:

“Il modo più veloce per distruggere un business da milioni di dollari è lanciare un nuovo design del sito web senza mantere la link equity per il SEO. Una diminuzione di traffico organico del 30% è sufficiente per mettere a tappeto anche i più grandi brand.”

 

  • Krzysztof Marzec, CEO di DevaGroup:

Mandare report fine a se stessi è uno spreco di tempo da parte di chi li produce e chi li deve leggere. Proporre strategie baste su dati e performance per migliorare è molto più utile. Spiegare ai clienti l’importanza dei report e lavorare con loro per migliorare le performance è garanzia di un lavoro ben fatto, un cliente più informato e più leale.

 

  • Dixon Jones, Marketing Direcotr a Majestic:

Cosa ho imparato nel mondo SEO nel 2016? Quando Google ha annunciato che avrebbe implementato una politica “Mobile Only” da “Mobile First” nei risultati di ricerca, ero più che preoccupato. Solo il 5% degli utenti Majestic sono su Mobile e se c’è un prodotto creato per lavorare su Desktop, Majestic è certamente uno di questi. L’utilizzo di Majestic richiede l’uso simultaneo di diversi applicativi software come fogli Excel, numerosi browser aperti ed altri strumenti software SEO come ad esempio ScreamingFrog o BuzzSumo – tutti software che sono aperti in contemporanea. Poi  parlando con Gary Isles di Google, ho scoperto che un sito web responsive è più che sufficente. Se c’è una sola URL per versioni mobile e desktop, allora non noterete molte differenze.

 

  • Matt Roberts, Co-Fondatore e CSO a Linkdex:

Il 2016 è stato un altro anno pieno di spunti interessanti ed unici nel mondo SEO. Ecco quelli che a mio avviso sono stati i più grandi cambiamenti. Google ha iniziato a rimuovere l’accesso ai dati di Ad Planner e l’industria, come sempre, ha risposto con grande innovazione. Penso che il 2017 continuerà a vedere sempre più nuove ed innovative fonti di keyword data per far fronte a questa domanda. Panda è diventato più intelligente e con esso il link building è tornato quello di una volta. Ritorno al futuro, ma questa volta meglio. Google è diventato un mobile first index e continua a spingere AMP. Il matrimonio tra SEO e Content Marketing va avanti a gonfie vele. Si è visto dapprima nelle agenzie, poi all’interno di team specializzati ed infine negli ambienti più tecnici. Un’importante piattaforma di Content Marketing e di SEO hanno unito le proprie forze. Riflettendoci, la cosa era inevitabile.

 

  • Jon Henshaw, Co-Fondatore e President di Raven Tools:

Il modo in cui ottimizzi e programmi il tuo sito non è mai stato così importante. Dopo anni di sovraccaricamento delle pagine con fin troppe pubblicità e JavaScript, rendendo l’esperienza web più intricata di sempre, Google sta tentando di modificare Internet ancora una volta, costringendo ad una semplificazione, senza la quale non sarà possibile posizionarsi bene nei motori di ricerca. Come sempre, i SEO sono in prima linea e i loro siti fanno parti degli esperimenti forzati di Google.

 

  • Laurence O’Toole, CEO @ Authoritas

Per me l’evento più significativo del 2016 è stato l’avanzare del web in tempo reale. Ci sono stati sviluppi e segnali inequivocabili che puntano in questa direzione. A maggio è stata annunciata la disponibilità (in beta) di una API per l’indicizzazione in tempo reale per alcuni editori di fiducia.Ad agosto c’è stata la novità del “live coverage carousel” per le elezioni, eventi sportivi e notizie dell’ultima ora. Settembre ha portato l’aggiornamento di Penguin in tempo reale!
Ottobre ha visto Google implementare informazioni in tempo reale circa l’andamento dei negozi durante il “Black Friday”. Vedo per il 2017 una grande spinta da parte di Google e degli altri motori di ricerca verso l’informazione e contenuti in tempo reale. Google intende sviluppare questa funzionalità attraverso l’API per l’indicizzazione in tempo reale che verrà estesa ad un numero crescente di editori – editori che hanno contenuti strutturati AMP e che possono essere inviati a Google tramite un feed ATOM XML.