Twitter ha recentemente modificato il sistema di verifica degli utenti. Adesso, è previsto un costo in abbonamento al “Twitter Blue”. A seguito di questo annuncio c’è stata una proliferazione di account falsi. In questo articolo ne prendiamo in esame alcuni e, utilizzando la Link Intelligence di Majestic, vediamo come distinguere un account “vero” (ossia di una persona o entità) da uno “falso” (ad esempio un bot o persona che assume l’identità altrui). Cominciamo con alcuni account falsi che hanno fatto molto discutere.
Si tratta di un account Twitter falso dove hanno dichiarato che la stella del basket LeBron James vorrebbe lasciare i Lakers. La dichiarazione lanciata da questo account era del tutto infondata. La notizia è balzata immediatamente in prima pagina sui maggiori quotidiani americani, guadagnando molto traffico.
L’account dell’immagine precedente invece si finge Twitter per fare Phishing.
Infine abbiamo esaminato il profilo Twitter di un account che si presenta come l’azienda farmaceutica Eli Lilly and Company dove si annuncia che l’insulina è gratuita.
Durante il caos della transizione di Twitter al suo nuovo assetto, c’è stata molta turbolenza: fughe in avanti e improvvise marce indietro per ripristinare lo status quo precedente. Così il bollino blu di Twitter è stato temporaneamente sospeso per poi riapparire con il sistema di verifica (a pagamento).
In una recente presentazione a BrightonSEO, Dixon Jones ha approfondito la definizione di Backlink ed il suo valore. Uno degli aspetti più interessanti è l’utilizzo dei backlink per esaminare le interconnessioni tra contenuti. Alla luce di questa situazione su Twitter, abbiamo risposto alla domanda: “Cosa possiamo capire dai backlink di un profilo di Social Media?“
Quando si parla di Social Media, non bisogna dimenticare che queste piattaforme sono dei siti web. Se partiamo da questo presupposto, possiamo estendere l’uso di Majestic anche alle piattaforme di Social Media.
Twitter ha avuto inizio nel 2006 e la sua crescita non ha conosciuto sosta, con un impatto profondo sulla comunicazione online. Twitter si è affermato come la piattaforma di PR per molte aziende, personaggi pubblici e politici. Molti influencer hanno un vasto seguito su Twitter. La sua facilità d’uso e l’immediatezza della comunicazione ne hanno favorito la diffusione e popolarità.
La popolarità di Twitter trova riscontro nel suo posizionamento tra i top 5 siti del Majestic Million con il maggior numero di sottoreti e indirizzi IP dai quali provengono i suoi backlink.
L’ampiezza del raggio d’azione di Twitter è evidente anche dal suo profilo dei backlink: con valori di Trust Flow e Citaion Flow pari a 100, la sua autorevolezza e popolarità sono fuori discussione.
Questi dati conducono a una prima riflessione: Twitter non è una piattaforma chiusa ma un mondo aperto e ricco di interazioni con l’esterno che possiamo studiare con Majestic. In ultimo, l’analisi sviluppata in questo articolo offre una risposta alla domanda: È possibile rilevare dei segnali utili per intercettare profili che sono diversi da ciò che appaiono?
Il Profilo Twitter Vero di LeBron James
L’account Twitter ufficiale di LeBron James è @KingJames. Lo abbiamo analizzato con Site Explorer.
Ci sono numeri di tutto rispetto in questo profilo, tipici di celebrità e campioni sportivi come lui. Site Explorer ci svela elevati valori di Trust Flow e un Link Graph diversificato con moltissimi backlink. In base a queste considerazioni non ci sono dubbi – si tratta di un profilo autorevole.
I backlink di Site Explorer sono segnali tali da poter concludere che questo account è, in effetti, l’account vero di LeBron James. I primi due backlink sembrano link di directory. Il primo è Trendsmap dal quale apprendiamo che il profilo @KingJames è tra gli account più autorevoli di Twitter. Il secondo è di basketball-reference.com. Anche questo è un link di tutto rispetto e in tema con il profilo dell’atleta di basket che stiamo esaminando. Certo, non ci possiamo affidare totalmente a queste fonti, ma sono senz’altro dei segnali molto chiari essendo siti con elevati valori di Trust Flow e Citation Flow.
C’è poi il terzo backlink nella screenshot precedente che è un segnale ancor più forte e chiaro e che arriva dal sito ufficiale di LeBron James. È importante ispezionare i backlink riportati da Site Explorer per verificarne la qualità e l’autenticità prima di trarre delle conclusioni definitive.
Come si può intuire, il lavoro di verifica e validazione di un profilo richiede analisi approfondite, nonché una certa esperienza per poter trarre delle conclusioni affidabili. Site Explorer ha tutt’i dati per poter sviluppare indagini come questa. Ad esempio, volendo verificare i backlink più importanti di questo profilo, potremmo analizzare lebronjames.com. Nell’immagine che segue, ci sono i migliori backlink di questo dominio:
Il primo link proposto da Site Explorer è dell’Enciclopedia Britannica. Possiamo solo pensare che lebronjames.com è, in effetti, il sito vero.
Altro dato da verificare è quello dei nuovi backlink, che si trova sempre nella sezione Site Explorer di Majestic.
In questo esempio, abbiamo optato per la visualizzazione del sottodominio e non della pagina. Questa rappresentazione grafica mostra la diversità dei domini dai quali si hanno backlink. Anche in questo caso, le metriche offrono segnali importanti circa la qualità dei backlink acquisiti di recente: analizzandoli si può stabilire se sono di qualità: in questo caso si tratta di link spontanei di cui ci possiamo fidare. Sempre nell’immagine precedente, va notata la presenza di un backlink proveniente da un articolo di news.
Fin qui abbiamo esaminato il profilo vero – adesso analizziamo quello falso. Quali sono le differenze tra i due?
A prima vista, le differenze sono tante e sostanziali. Non ci aspetteremmo di vedere numeri come questi per una celebrità dello sport. Analizzando profili analoghi, emerge che tutti hanno un impatto modesto o trascurabile sul web con pochissimi backlink (quando ci sono).
Come abbiamo più volte sottolineato in questo articolo LeBron James è un personaggio pubblico – una stella del basket e dello sport americano. E proprio per questo sarebbe davvero strano se il suo profilo Twitter fosse così essenziale.
Vediamo i migliori backlink per questo profilo.
L’indice recente di Majestic riporta un solo backlink e non sembra essere nemmeno di buona qualità. Entrambi i valori di Trust Flow e Citation Flow sono bassi. Inoltre con Link Context si vede che questo link è in presenza di molti altri. E qui c’è da fare una considerazione: Il fatto che questo link sia di bassa qualità non è un problema di per se. Lo è in quanto unico link presente nell’indice recente. Inoltre, un backlink come questo non dovrebbe essere uno dei “Top Backlinks” di un profilo.
Ma non tutti i profili Twitter sono così autorevoli
Ovviamente non siamo tutti delle celebrità dello sport, attori famosissimi o personaggi pubblici della politica. C’è da aspettarsi che il profilo di una figura pubblica meno nota non può che essere meno autorevole, ma, allo stesso tempo, ci possiamo aspettare una presenza web concreta, rappresentativa e significativa. La sfida è capire dai dati se il profilo in esame è vero o falso.
Torneremo sull’analisi del profilo falso più avanti in questo articolo. Adesso spostiamo l’attenzione su un profilo di nicchia @HackTheMidlands. Si tratta di un evento in ambito locale sponsorizzato da Majestic.
L’evento è molto noto e quotato nella comunità: un evento di alto profilo che tuttavia è molto piccolo nell’universo Twitter. Questo profilo è un buon esempio da mettere a confronto con quello della nostra celebrità per capire le differenze. Analizzando il profilo di HackTheMidlands si vede come anche un account minore come questo può avere una presenza significativa nel web.
I valori di Trust Flow e Citation Flow sono notevolmente inferiori rispetto all’account precedente, tuttavia ci sono altri indicatori che aiutano a valutare il profilo. Come prima cosa il Topical Trust Flow ci offre indicazioni sugli argomenti in cui è influente. Inoltre, il Link Graph ha caratteristiche tipiche di un’entità locale. Il profilo ha 590 follower al momento in cui abbiamo raccolto questi dati, ed ha sei nuovi domini nell’indice recente con altri nell’indice storico – un dato interessante che conferma l’esistenza del profilo da diversi anni.
Così com’è accaduto per LeBorn James, anche per questo profilo i backlink sono in tema e di buona qualità – anche questi sono dati che ci aspetteremmo da un profilo come questo.
In testa alla lista dei backlink più autorevoli è il sito ufficiale dell’evento che è associato al profilo Twitter. C’è anche un backlink da un blog post dove il profilo viene citato a proposito del Birmingham tech scene. Analizzando questo backlink si vede il contesto nel quale l’evento è citato e come anche altri account analoghi che appartengono alla comunità sono menzionati. Infine lo stesso profilo è citato con un link dal sito hack.athon.uk come sito a cui rivolgersi per avere informazioni sullo svolgimento dello UK Hackathons.
Come si può vedere dai dati di quest’ultimo esempio, anche il profilo di entità poco note che però hanno una caratterizzazione ben definita e che operano in una nicchia, possono avere profili Twitter con buoni valori di Trust Flow, Citation Flow e accompagnati da Topical Trust Flow che conferma la loro sfera di influenza.
Un Profilo Falso di Twitter
Ci sono account falsi di ogni tipo. Ne abbiamo individuato uno che afferma di essere Twitter.
Anche in questo caso, notiamo come il profilo ha pochissimi backlink. Una verifica di quei backlink fornisce dati interessanti.
Entrambi i backlink del profilo nella screenshot dicono che l’account è stato sospeso. Sono link che provengono da un articolo su maldita.es dal titolo molto eloquente: “In che modo i truffatori stanno approfittando del cambiamento della verifica degli account Twitter per ingannarci?”
C’è da notare come, nei casi fin qui esaminati, i profili legittimi avevano tutti una rilevanza stretta con il profilo. Questa regola è confermata anche per i profili falsi. Infatti, in quest’ultimo esempio, i due link esaminati hanno fornito informazioni sulla natura fraudolenta dell’account.
In questa presentazione a BrightonSEO è stata esaminata la correlazione tra la crescita di un dominio e i suoi backlink. In particolare la presentazione spiega come si può documentare l’evoluzione di un contenuto attraverso l’analisi dei suoi backlink. Possiamo fare una cosa analoga per gli account di Twitter.
La screenshot precedente è relativa allo storico dei backlink del profilo falso di Twitter. Si vede che l’account non aveva alcuna visibilità fino al 10 novembre, quando c’è stata la variazione di verifica degli account.
Una prima considerazione lecita è che, con ogni probabilità, questo account non aveva avuto alcun impatto fino a quel momento e che solo a partire dal 10 novembre, data di aggiornamento della procedura di verifica, c’è stato un cambiamento. Potremmo anche speculare che l’account non esisteva prima di quella data. C’è anche la possibilità che questo account sia rimasto “nell’ombra” perché gli argomenti trattati non avevamo generato interesse al di fuori di Twitter. In sostanza, si tratta di un account che ha molto in comune con quello falso di LeBron James. Anche in questo caso l’analisi del profilo dei backlink offre segnali importanti per capire se le cose stanno effettivamente come ci appaiono.
Prima di passare a esaminare un altro caso, vogliamo sottolineare l’importanza della conoscenza e familiarità dei dati relativi a un profilo tipico con cui confrontare i dati del profilo da esaminare. Le analisi fin qui svolte sono spesso osservazioni empiriche e sono il frutto dello studio e della comparazione di profili.
La storia di un profilo ci può svelare la sua vera natura
Ad esempio, nel caso di @SzAt_0, Il profilo storico è inesistente fino al 10 di novembre: Come può l’account vero di Twitter non presentare traccia di attività antecedente alla data del 10 novembre 2022? I dati devono essere accompagnati da considerazioni e intuizioni di un SEO con esperienza. Si tratta di un’attività di ricerca per sviluppare la giusta sensibilità prima di fare l’analisi e trarre delle conclusioni.
L’Account Twitter Falso di Eli Lilly and Company
Questo è un caso più complesso, perché l’account falso ha sviluppato una presenza web significativa nella comunità di utenti interessati al tema del prezzo dell’insulina.
Sia il Link Graph che il backlink profile di questo account ci raccontano la storia di una pagina con una certa notorietà, con backlink provenienti da un numero ridotto di siti. Nella sezione Top Links di Site Explorer abbiamo altre informazioni che contestualizzano i backlink dell’account.
Pur essendo un account falso, è stato citato diverse volte a proposito dell’assistenza sanitaria con impatto sui valori di Topical Trust Flow.
Fin qui abbiamo esaminato l’importanza di Twitter e l’impatto che ha sul web. C’è un’ultima cosa che dobbiamo analizzare e cioè l’influenza che gli account falsi possono avere su quelli autentici. Vediamo un esempio.
Nella screenshot si nota come c’è stata oscurità completa fino all’introduzione del Twitter Blue Verification. L’andamento è del tutto simile a quello dei fake fin qui esaminati.
Nel grafico che segue abbiamo messo a confronto i due account (quello fake e quello vero):
Si vede come l’account ufficiale acquisisce backlink fino a quando si afferma il profilo falso. A quel punto entrambi guadagnano backlink. Per capire il perché di questo fenomeno, abbiamo analizzato l’account @LillyPad
L’Account ufficiale di Eli Lilly and Company emerge come argomento di discussione parlando delle modifiche di Twitter. Come si può vedere, le dinamiche che si possono innescare sono molto interessanti e possono avere degli sviluppi imprevedibili.
Ulteriori Considerazioni sui Backlink ai Profili Twitter
Le mappe sono degli oggetti astratti e non fattuali. E così anche la mappatura dei link del web. Prescindendo dal fatto che un account Twitter possa essere vero o falso, la sua presenza può avere un impatto più o meno significativo. Mentre una mappa geografica documenta l’esistenza e la posizione di terre emerse e oceani, una mappa del web è un oggetto che fotografa lo spazio dell’informazione. Per sua natura, il web è un luogo dinamico in continua evoluzione. Di conseguenza è soggetto a errori che comunque non mettono in crisi Internet. Ci possono essere dei collegamenti a cose che non esistono e che potrebbero essere citate per errore.
Abbiamo fatta questa premessa curiosa perché suggeritaci dai dati raccolti per questo articolo. In particolare, abbiamo pensato che la data di scoperta di un backlink per gli account Twitter potesse aiutare a capire se l’account è vero oppure un falso. Ci siamo accorti che le cose sono spesso più complesse di quanto non appaiono inizialmente. E quindi, come per molte cose nella SEO, anche la determinazione di account falsi su Twitter non trova una risposta univoca ma dipende. Ci siamo posti una domanda:
“La data di prima scoperta di un account Twitter è un indicatore affidabile per capire se si tratta di un falso?”
E la risposta è, come spesso accade per il SEO: dipende.
Torniamo ad analizzare l’ultimo esempio, ma questa volta consultiamo l’indice storico dell’account falso e troviamo qualcosa di interessante.
Nell’indice storico sono presenti backlink che precedono di diversi anni il mese di novembre 2022 e risalgono addirittura a ottobre 2014! Pur trattandosi di un numero esiguo di backlink, ci siamo chiesti: perché ci sono dei backlink a questo profilo senza alcuna correlazione apparente?
Potrebbe trattarsi di un errore nella creazione della mappa, ma ci potrebbero essere altri motivi come ad esempio:
- Essere un falso con una lunga storia.
- Qualcuno potrebbe aver creato un link sbagliando la URL e questo link potrebbe essere stato copiato diverse volte e successivamente corretto.
- Informazioni non corrette o ingannevoli avrebbero potuto indurre gli utenti all’uso di una URL sbagliata.
- Qualcuno ha erroneamente utilizzata la URL sbagliata per un certo periodo di tempo prima di correggere l’errore materiale.
- I brand possono cambiare account lasciandosi dietro una storia di backlink (è il caso di @majestic che in precedenza aveva utilizzato @majesticseo).
Spesso non abbiamo dati sufficienti per spiegare esattamente il perché di una situazione, ma i dati che abbiamo li possiamo utilizzare per aiutarci a interpretare la realtà e le sue implicazioni.
Nel grafico che segue, possiamo vedere come risulta essere un miglior indicatore di autenticità il volume dei backlink nel tempo e non la data di prima individuazione. Quest’ultimo fattore può essere determinante in alcune circostanze.
L’Account @LillyPad ha avuto molti più backlink per un tempo decisamente più lungo. Pur essendo possibile che l’account possa essere stato usato da altri, la continuità dei backlink nel tempo rispetto all’account @EliLillyAndCo, fa pensare che @LillyPad è in effetti l’account ufficiale di Eli Lilly and Co a partire da settembre 2010.
I dati della pagina e la data alla sezione “Joined” praticamente coincidono.
La irrilevanza della data di prima scoperta come segnale di autenticità dell’account è messa in evidenza analizzando i backlink per l’altro account @EliLillyandCo.
Link Context di Site Explorer offrono una ulteriore dimensione con cui contestualizzare i dati. Esaminando report di vari account si vede come il profilo presenta affinità con altri account di bassa qualità (poco autorevoli): tra questi alcuni sono contrassegnati come account cancellati.
I dati sembrano piuttosto chiari e indicano @LillyPad come account ufficiale del brand. Siamo giunti alla conclusione che ulteriori indagini non porterebbero fornirci altre informazioni utili a rispondere alle numerose domande che ci poniamo, a causa dell’indeterminazione insita nel web.
Quest’ultimo esempio è una ulteriore prova dei limiti con cui ci dobbiamo confrontare quotidianamente nel fare SEO: un’attività che affonda le radici nella scienza dell’informazione ma che si perde nello spazio del web in costante e imprevedibile evoluzione. Tuttavia c’è da sottolineare come un lavoro investigativo come quello illustrato in questo articolo, unito a una solida esperienza SEO, contribuiscono in maniera significativa per distinguere un account vero da uno falso su Twitter.
In Conclusione
In questo articolo abbiamo esaminato in dettaglio una serie di profili Twitter di brand e altrettanti profili falsi con l’obiettivo di capire se, attraverso uno studio dei loro profili di backlink, è possibile distinguere un profilo vero da uno falso. Utilizzando i dati di Majestic abbiamo sviluppato analisi comparative tra profili alla ricerca di segnali che potessero darci delle indicazioni sulla natura di un account (se vero o falso). S’è visto che, come succede spesso nel SEO, non c’è una procedura univoca che possiamo adottare: l’analisi deve essere guidata dai dati ma interpretata dall’esperienza e dal buon senso dell’analista che sarà tanto più bravo quanto più è la sua esperienza SEO.
Per fare analisi come questa è necessario raccogliere molti dati. Ricordiamo che Majestic ha sviluppato strumenti che si possono utilizzare per facilitare la raccolta di dati. Qui di seguito c’è l’elenco:
- L’uso di Bookmarklets di Majestic
- Il salvataggio del bookmarklet per inviare una pagina a Majestic dai tuoi segnalibro.
- I plugin di Majestic per Mozilla Firefox e Google Chrome
E come sempre siamo qui per rispondere alle vostre domande e prendere in esame i vostri suggerimenti!
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