Quando si tratta di e-Commerce, quello degli hotel è un business particolare. L’obiettivo è fare prenotazioni ed un hotel può farle principalmente in due modi:

  • Con il proprio sito;
  • Con un’agenzia di viaggi online come Expedia o Booking.com

Il problema principale di queste agenzie è la commissione che chiedono, fino al 30%, e questo può mettere un hotel in una situazione alquanto scomoda.

E la potenza di queste agenzie obbliga gli alberghi a pagare queste commissioni per non rischiare  di essere declassati nelle listing.

Il profilo dei Backlink di Booking.com mostrato con Majestic.com – ecco per cosa competono la maggior parte degli Hotel.

L’unico modo per evitare le pesanti commissioni è di far arrivare il maggior numero di prenotazioni direttamente dal sito dell’Hotel. E questo richiede una strategia di e-Commerce molto articolata. Qui da Travel Tripper, aiutiamo Hotel a trarre il massimo dal proprio e-Commerce, utilizzando tool come Majestic. Ecco 7 modi in cui Majestic ci aiuta a vincere la lotta delle prenotazioni.

1. Facciamo degli approfonditi audit dei backlink

Quando arriva un nuovo cliente la prima cosa che facciamo è fare un audit dei backlink per il loro dominio. Durante l’audit, consideriamo il numero totale di backlink verso il loro sito, il numero di Referring Domains (Domini di provenienza, con apposita proporzione backlink/dominio), la varietà di anchor text, il tipo di link (testo, immagini), se sono link no-follow o meno, la storia dei link, la destinazione dei link (ovvero, a quali pagine puntano), e ,ovviamente, la qualità dei link (determinata dalla metrica TrustFlow di Majestic).

Questo non è importante solo per il cliente, ma permette a noi di capire con chi abbiamo a che fare e quali strategie attuare. Con questi dati siamo in grado di consigliare ai nostri Hotel come e quali backlink acquisire. Di conseguenza ci servirà un tool per monitorare lo stato di avanzamento delle attività programmate. In generale la quantità e la qualità dei link ottenuti determinerà le performance organica.

Uno screenshot con l’analisi delle Anchor Text di TripAdvisor.com mostrato con Majestic.com.

2. Analizziamo e ricerchiamo possibili link tossici

Non succede spesso, ma può capitare di avere un brusco calo delle ricerche organiche senza aver toccato nulla nella struttura del sito. Solitamente questo può significare due cose; è appena uscito un nuovo algoritmo di Google che sta penalizzando il sito, oppure il sito in questione ha raccolto un numero esagerato di backlink tossici (che, di conseguenza, sono la causa di penalità da Google).

Data la reale pericolosità della SEO Negativa e la natura molto reattiva di Google Panda, è molto importante tenere sotto controllo i link in entrata. Per questo motivo, ci piace fare dei controlli periodici per trovare eventuali link tossici che potrebbero essere stati creati al sito dei nostri clienti.

Per questo, utilizziamo il Site Explorer di Majestic per analizzare il Dominio, prima di esportare i dati sui backlink in uno spreadsheet. Nello spreadsheet possiamo filtrare la tabella per farci vedere solamente i backlink che, ad esempio, hanno un valore di TrustFlow minore di 10. Tutto qui.
E se non fosse per Majestic, avremmo molto lavoro da fare per individuare i link tossici tra le decine migliaia di link.

Fare un audit dei link tossici con Majestic è semplice: basta inserire la URL, fare lo scan ed esportare tutti i Backlink in uno spreadsheet e filtrarli per la metrica TrustFlow.

Se, dopo aver visitato i siti dubbi (sempre e solo con un buon anti-virus/firewall!), dovessero risultare sospetti e di probabile natura maligna, il prossimo step sarà fare un disavow con la search console di Google per tutte le varianti del dominio tossico.

Il Tool per i Disavow della Search Console di Google (https://www.google.com/webmasters/tools/disavow-links-main?authuser=1)

E se questo controllo non dovesse portare a dei riscontri, allora toccherà fare un’analisi manuale approfondita “on site” per identificare le possibili cause del calo drastico  di visibilità organica,  iniziando da dove e quando si è verificato e per quali keyword. Anche questo non porta a nulla? Assicurati che il software utilizzato per il tracciamento stia funzionando correttamente.

3. Analisi della concorrenza con il Clique Hunter

Personalmente, il mio modo preferito di trovare i competitor degli hotel per le ricerche organiche è utilizzare il Clique Hunter di Majestic. Posso analizzare fino ad un massimo di 10 siti ed ho una sintesi dei backlink organizzati in gruppi, ed una lista di siti che hanno link ai competitor.

L’idea di fondo è concreta e semplice – se un sito Z ha link verso altri hotel rivali A,B e C, a rigor di logica il sito Z sarà rilevante anche per il sito del cliente e quindi un buon prospect per un link. Ovviamente questo non garantisce il link al cliente, ma ci automatizza l’attività di ricerca che, altrimenti, dovrebbe essere fatta manualmente.

Il Clique Hunter di Majestic ci da anche un’analisi visiva del report

Con il Clique Hunter si potrebbe addirittura fare a meno di analizzare i propri competitor. Noi per esempio, prendiamo a riferimento un gruppo di aziende con posizionamento simile  al nostro cliente. Questo procedimento può offrire tantissimi spunti, anche per identificare nuove opportunità di backlink che sono importantissimi per la SEO locale – importantissima per gli hotel.

4. Manteniamo alta l’attenzione con il monitoraggio dei backlink

Uno degli aggiornamenti settimanali che riceviamo (perdonate i pixelamenti) da Majestic

Prima abbiamo parlato della pericolosità dei link tossici e di come fare dei controlli periodici sia buona norma. Con il tool per il monitoraggio dei Backlink di Majestic possiamo fare anche quello! Basta inserire il nome del dominio interessato nel tracker per ricevere aggiornamenti settimanali sui backlink acquisiti e sui backlink persi. Majestic ci terrà aggiornati sulla situazione dei backlink, in modo da evitare che la situazione sfugga di mano.

Come detto, è sempre bene essere aggiornati per evitare la proliferazione di link tossici nel proprio profilo di backlink, ma anche per sapere quali link sono stati acquisiti. Man mano che diamo consigli ai nostri clienti su quale tipo di link acquisire, qui da TravelTripper vogliamo monitorare il loro progresso, dal momento che  le richieste di backlink non le mandiamo noi. Un po’ per trasparenza e un po’ perché riesce sempre meglio se la richiesta è fatta direttamente dall’hotel.

Questo approccio offre un enorme vantaggio competitivo sugli altri hotel ed è spunto di nuove idee e possibile fonte di nuovi backlink.

5. Controlli per eventuali sottodomini dell’hotel (con backlink di qualità)

A volte capita di lavorare con un hotel nuovo, di cui dobbiamo anche rifare il sito. Ci viene fornito il nome del sito (nomehotel.com), ma non ci dicono che hanno utilizzato un sottodominio per un proprio blog o per qualche altro servizio o funzionalità.

Per evitare di ignorare questi pezzi importanti del web, utilizziamo Majestic per analizzare i backlink al dominio, utilizzando però l’indice storico prima di esportare i dati. Così possiamo avere informazioni sullo storico del profilo dei backlink del dominio e, applicando dei filtri alla tabella, possiamo controllare quanti e quali (se ce ne saranno) sottodomini sono stati (o sono) attivi.
Da qui si tratta solo di fare dei 301 redirect dai sottodomini verso la sezione più rilevante del sito. Questo ci farà sfruttare l’autorità sviluppata da questi sottodomini – per di più, se esistono dei backlink, è probabile che anche loro abbiano un minimo di autorità tra le ricerche.

6. Aiutiamo gli hotel con il re-branding

Altre volte un hotel chiude, fa un re-branding e riapre. Questo può essere fatto in modo relativamente veloce, oppure con più tempo. Molte volte a cambiare è il nome e a seguire il nome del sito.

Quando l’hotel riapre e viene lanciato il nuovo sito, per far sì che non si debba iniziare tutto daccapo e ricostruire ex novo la visibilità organica, analizziamo con Majestic il loro dominio precedente.

Così, non solo avremo una lista intera di siti che avevano dei link al sito vecchio dell’hotel (di cui sicuramente faremo dei 301 al nuovo sito), ma avremo anche delle informazioni da dare all’hotel – ovviamente, ognuno di questi link che dovrà essere aggiornato con i dati del sito nuovo per rendere il link diretto. Quest’attività è molto importante dal punto di vista SEO, per evitare qualsiasi tipo di confusione. Inoltre, è molto importante tenere d’occhio anche il NAP (Name, Address e Phone), per evitare altra confusione ai motore di ricerca e agli utenti. Infine va aggiornato anche l’anchor text del nome e di altri dati.

7. Assicurare una transizione SSL facile e sicura

Anche se non proprio essenziale, quando un sito si sposta da una connessione non sicura (HTTP) ad una SSL (HTTPS), è buona norma aggiornare i backlink, in modo tale che riflettano il nuovo indirizzo sicuro. È probabile che siano già stati implementati i redirect 301, ma come specificato sopra è sempre meglio che i link siano diretti da un punto di vista SEO – così, non ci sarà alcun reindirizzamento da essere indicizzato e compreso dai motori di ricerca e allo stesso tempo non c’è alcuna perdita di valore.

La transizione da un sito non sicuro ad un sito sicuro crea spesso dei reindirizzamenti paasticciati e causa di loop e lunghi redirect che possono solamente danneggiare la tua SEO. Ecco perché, ogni volta è bene che la fonte originale del link venga aggiornata durante questi cambiamenti.

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