Majestic offre una quantità incredibile di dati che possono aiutarti nelle attività SEO per posizionare il sito nei risultati organici, ma anche per dare una maggiore e migliore visibilità al Brand.
All’aumentare delle dimensioni del sito aumenta la complessità legata alle modalità operative per identificare il dataset più adatto a rispondere alle domande del management che tipicamente sono:
- Perché c’è stata una brusca frenata delle vendite da posizionamento organico?
- Da dove viene questa punta di traffico?
- Dobbiamo incrementare l’awareness del Brand – come possiamo operare?
Le risposte a queste e molte altre domande che ci vengono poste sono nascoste tra le pieghe dei petabytes di dati che Majestic ci mette a disposizione – tocca a noi trovarli.
I report
Un’analisi approfondita richiede più dati di quanti ce ne mette a disposizione il Site Explorer. Il Site Explorer è adatto per analisi veloci, che offrono un quadro d’assieme degl’indicatori fondamentali sullo stato di salute del sito. Il Site Explorer offre un sottoinsieme dei 5.000 link più importanti del sito: se devo sviluppare un’analisi per capire le origini di una perdita di traffico che deriva da una presunta penalizzazione da Google Penguin, questo dataset è quasi sicuramente insufficiente.
Siccome questo post si rivolge ad analisti che hanno già una certa dimestichezza con Majestic non entrerò nei dettagli della creazione dei report (se vuoi avere ulteriori informazioni su come operare stiamo pianificando dei webinar periodici – iscriviti alla newsletter per ricevere notizie e novità di Majestic). C’è questo video che ti può essere utile su come creare i report con Majestic:
All’avvio di un nuovo progetto io creo tre report:
- Report Avanzato con Indice Recente
- Report Avanzato con Indice Storico
- Il Tracking Report
La scelta del Dataset più adatto
Il segreto per la formulazione di un’analisi efficace che offre informazioni utili per lo sviluppo di campagne di marketing sta nella identificazione di trend. Scoprire la causa che ha determinato una caduta improvvisa di traffico organico è spesso molto difficile e a volte impossibile; molto più facile individuare la sorgente di traffico da Social Media o da un link di qualità. Nell’ultimo libro dell’esperto ed amico Brian Clifton che si chiama Successful Analytics, è riportato un dato che dovrebbe far riflettere tutti noi che operano in questo settore: Il 55% dei progetti di Big Data vengono abbandonati. I motivi principali sono una mancanza di risorse interne capaci di elaborare analisi che offrano una visione strategica d’assieme dalla lettura dei dati: quelle che vengono così bene descritte con una sola parola in inglese: insights. Qui di seguito ho incluso una bella infografica a proposito dell’analisi dei dati che ho trovata molto interessante.
Le opzioni di Segmentazione dei Dati con Majestic
Le opzioni disponibili sono davvero tante e permettono di trovare ogni tipo di legame che può esistere tra due o più siti. Questo favorisce la creazione di report molto dettagliati ma si possono presentare delle problematiche in fase di creazione dei report di cui vi voglio dire adesso.
Bisogna procedere “Passo Passo”
Chi come me utilizza Majestic da molti anni sa com’è cambiata Majestic. Questi cambiamenti sono implementati a step successivi il che comporta la creazione di nuove routine che devono coesistere con tutto il software già sviluppato ed in produzione. Più facile a dirsi che a farsi. Le conseguenze e l’impatto di questa complessità a volte si manifestano anche nello sviluppo di query per l’estrazione di dati con i report. Per questo bisogna procedere a piccoli passi, segmentando la query, implementando le opzioni una alla volta, verificando i dati, prima di procedere con il download e la successiva analisi da cui derivano gli “insights”.
Opzioni di analisi per report
Comincia qui:
(Report >> Report Avanzato (Nome Sito) >> Report Avanzato – Opzioni di analisi per report
Ti consiglio di togliere tutte le flag alla sezione Analizza solo i backlink con i seguenti flag impostati così:
Clicca quindi sul pulsante aggiorna ed elabora analisi. Così facendo hai creato l’insieme di tutti i link esistenti o che sono esistiti. Da qui le opzioni di filtraggio, implementate in successione, daranno un numero di link sempre decrescente.
È qui che la situazione si potrebbe complicare.
Infatti può succedere (ed a me capita) che nonostante l’aggiunta progressiva di nuovi parametri, il numero risultante di link non diminuisce come ci si aspetterebbe: il numero rimane costante. È come se il sistema ignorasse la richieste di rimozione di una parte dei link che a noi non servono. Questo “errore” è ben noto in Majestic e si lavora attivamente per risolvere i casi quando si presentano. Nel frattempo se non si conosce la problematica si potrebbe pensare che Majestic non funziona, o peggio potrebbe prendere un dataset che non rispecchia le effettive esigenze dettate dalla configurazione delle opzioni.
Come Segmentare i Dati
Bisogna partire dall’opzione che elimina il maggior numero di link inutili alla nostra analisi. Così facendo se dovessi imbattermi nella problematica appena descritta, avrò un dataset di dimensioni ragionevoli e tale che mi permette di gestire i dati su uno spreadsheet: molti di noi operano su EXCEL e software simili e quando il file dati è molto grande i tempi di elaborazioni possono allungarsi notevolmente e lo spreadsheet può anche causare il crash del software. Quindi più informazioni inutili elimino subito, meglio è.
Altra considerazione importante soprattutto quando la quantità di dati da esaminare è davvero rilevante e deve essere trattata in un processo automatico di reporting.
È importantissimo sviluppare un campione rappresentativo del dati da estrarre. Se devo analizzare 50 milioni di backlink, dovrò partire da un segmento di dati tale che mi permette di poterli esaminare e validare. Se ho a che fare con un portale che sviluppa moltissimo traffico il primo parametro che andrei a delimitare è la finestra temporale per poi implementare altri filtri.
I Filtri sono importanti
Avere Troppi dati è come averne troppi pochi. Adesso conosci le problematiche e le complessità di Majestic più a fondo e questo ti permetterà di operare con maggior efficacia e meno incertezze.
Quindi ricapitolando:
- Sviluppa una strategia di implementazione dei filtri partendo dai più importanti (quelli che eliminano la maggior parte dei dati inutili);
- Implementa le opzioni di filtraggio passo passo (uno per volta) e controlla che la quantità di link riportati dopo aver aggiornato ed elaborata una nuova analisi sia diminuita rispetto allo step precedente;
- Scarica il dataset ed effettua le ulteriori operazioni di filtraggio da spresadsheet;
Se questo è argomento di interesse, lo possiamo affrontare nel prossimo seminario che verrà annunciato dal Blog di Majestic nei prossimi giorni (fine giugno).
Non so se hai notato che…
Nei report dei backlink manca la colonna dati ‘FlagDeleted’ ovvero quella del controllo se un link è stato cancellato (ed in quel caso c’è un ‘+’). In realtà quest’informazioni è presente ma ha un altro nome: la colonna si chiama ‘FlagOldCrawl’. La discrepanza di nomenclatura è figlia proprio della storia di Majestic e del suo sviluppo. Infatti Majestic all’origine è stato sviluppato da Alex Chudnovsky, oggi DG di Majestic, ma sviluppatore nel 2004 delle primissime versioni della piattaforma. Fu lui a dare il nome di FlagOldCrawl alla colonna di controllo dei link cancellati. Poi successivamente il team di sviluppo ha intrapresa altra strada e strategia di naming MA ha dovuto lasciare il nome originale di questo elemento per evitare errori.
Capito quant’è complesso Majestic? Altre info seguiranno su questo tema – sono davvero curioso di sapere quanti avevano visto e si erano accorti di questa sfumatura. Fatemi sapere!
Post Scritto da: Sante J. Achille.
Brand Ambassador Majestic in Italia
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