Per una collaborazione tra SEO e PR, i link editoriali dei più importanti organi di stampa rappresentano la vetta da raggiungere. Il sito cliente migliora con rapidità, grazie alla pubblicità portata dai maggiori organi di stampa, e al supporto SEO attraverso un link proveniente da un sito web fidato.
Molto è stato scritto su come SEO e PR si completino a vicenda, o su come una delle due discipline possa ‘prendere il sopravvento’ sull’altra. Questo dibattito è stato affrontato sia dal punto di vista dei PR che dai SEO.
Ron Torossian, fondatore di 5WPR ha pubblicato un articolo su PR week dal titolo, “Why PR Pros Need to integrate social SEO and PR“, dove spiega “digital marketing e SEO devono essere più orientati verso le PR, e i tradizionali PR devono farsi furbi e utilizzare le piattaforme media e i siti”.
D’altro canto Erin Everard scrive su SearchEngineLand.com, “5 Ways SEO and PR should be working together“, dove sostiente “i buoni contenuti e la loro accessibilità sono parte integrante del successo dei SEO, e queste sono cose che i PR sanno fare molto bene”.
Sono convinto che ci sono 3 cose che si stanno sviluppando al momento:
- I SEO stanno imparando ad usare le tecniche di PR come parte integrante del loro lavoro
- Anche i PR stanno imparando le tecniche SEO per migliorare il loro lavoro
- I team SEO e i team PR stanno unendo le loro abilità grazie a diverse collaborazioni.
Con questo trend hanno la possibilità di accaparrarsi link editoriali. Ma accaparrarsi questi link non è facile, anche se appaiono giornalmente.
Quindi ho preso 10 esempi di articoli che contengono link editoriali presi da importanti siti di notizie, come il New York Times, la BBC, il Washington Post e il Guardian. Questi articoli contengono un totale di 20 link esterni che indirizzano verso diversi siti.
Quale conoscenza può garantire la suite Majestic ai professionisti sia PR che SEO? Ho utilizzato i 10 articoli e i 20 link esterni per una ricerca approfondita. Fornirò qui le mie riflessioni e conclusioni, insieme a suggerimenti sulla ricerca che evidenzieranno maggiormente la mia visione.
1. I principali media favoriscono le grandi aziende a discapito delle piccole?
Avere una copertura mediatica da parte dei maggiori fornitori non è cosa facile – quindi i PR poco esperti potrebbero essere portati a pensare di non essere all’altezza. E di conseguenza nemmeno ci provano.
Ma questo non è vero, anche un esordiente può ottenere una copertura dai media.
Ho preso i 20 siti web contenuti negli articoli e li ho inseriti nel tool Bulk Backlinks. Questo ha mostrato che molte piccole imprese e start-up erano comprese, e che il 52% dei siti aveva meno di 500 domini di riferimento:
Questa lezione deve insegnare che tutti possono ottenere copertura dai media. Tutti possono pubblicare, poiché se la notizia è valida, ha valore come tutte le altre.
2. Articoli singoli che contengono link editoriali multipli
Ho anche osservato che gli articoli presi ad esempio contenevano link multipli, un articolo del New York Times conteneva 9 link esterni.
I giornalisti voglio avere una copertura bilanciata, quindi se un comunicato stampa attira la loro attenzione, potrebbero anche fare una ricerca su Google e trovare dei competitor da aggiungere ai loro articoli.
Un’altra lezione da imparare da tutto ciò è di immaginare le ricerche che i giornalisti potrebbero fare, quindi ottimizzare il proprio lavoro.
3. Un’analisi backlink può rivelare contenuti editoriali
Uno dei maggiori benefici dell’analisi dei link da parte degli addetti alle PR è la possibilità di vedere i link, e la relativa copertura, nel contesto. L’analisi dei link fornisce un accesso unico alla pagina nel quale risiede, e alla pagina a cui indirizza.
Questo fornisce la prova diretta su come il link è stato dato – e fornisce un sistema da emulare.
4. Filtrando gli “argomenti delle notizie” vengono rivelate le strategie dei competitor
Un altro beneficio dell’analisi dei link da parte dei PR è l’abilità di filtrare gli argomenti delle “notizie”. Questo screenshot proviene da un’analisi di iFixit.com. Ho inserito il sito in Site Explorer. E selezionato il tasto “Topics”. E successivamente ho filtrato la parola “notizie”:
Questa analisi ha fornito un’immagine fantastica dell’attività dei competitor e ha rivelato le grandi conoscenze che può apportare.
5. Ulteriori prospettive media sono state rivelate con Clique Hunter
Gli articoli dei media che includono link editoriali multipli possono essere utilizzati per trovare nuove opportunità. I siti web per definizione risiedono nella stessa aria di competenza, e sono in prima linea nella ricerca di pubblicità. Quindi inserendoli nel tool Clique Hunter riveleranno un’ulteriore copertura mediatica – e nuove opportunità!
Come in questo esempio che mostra la copertura nelle imprese emergenti:
Questo è un ottimo modo per osservare ulteriori opportunità nei media con il beneficio di sapere che tutti gli organi di pubblicazione identificati sono disposti a fornire i link editoriali.
6. L’analisi degli argomenti suggerisce opportunità di nicchia
Infine, l’analisi degli argomenti può suggerire molte opportunità di nicchia, che potrebbero ancora non essere state prese in considerazione.
In questo esempio utilizzando Gazelle.com, possiamo osservare una nicchia (forse) inaspettata nel mercato delle arti/artigianato:
Majestic categorizza siti web in oltre 800 differenti argomenti. Questo permette di scoprire un bacino di nuove opportunità: giornalisti, blogger, specialisti delle comunicazioni che diversamente potrebbero rimanere nascosti nei tradizionali database dei media.
E ora, diamo un’occhiata a due articoli che contengono link multipli
L’articolo della BBC, “Repair businesses provide antidote to throwaway culture” si collega a 3 siti esterni:
Clicca e osserva questo articolo.
- Come credi che questi articoli siano arrivati li?
- Quale era lo scopo del giornalista?
- Cosa faresti per attirare l’attenzione del giornalista?
L’articolo del New York Times che include 9 link esterni (e numerosi link interni) è Tiny Home Test Drive:
Questo è un articolo molto particolare che è differente dall’articolo della BBC. Quindi ecco alcune domande:
- In che modo l’articolo del New York Times è differente da quello della BBC?
- Chi pensi sia il maggiore influenzatore dietro questo articolo?
- In che modo appaiono questi link editoriali?
- Cosa ha reso differente l’esperienza del giornalista?
Rispondendo a queste domande ti starai avvicinando al modo di pensare dei giornalisti, dei redattori e dei gruppi che aiutano nella pubblicazione di questi articoli.
Nella seconda parte di questo articolo, affronterò ancora queste domande, e rivelerò gli altri 8 articoli che abbiamo utilizzato, facendo un riassunto delle lezioni che tutti possiamo imparare cogliendo le occasioni offerte dai link editoriali.
Se hai commenti o domande, ti invitiamo a lasciarli nella sezione commenti sottostante. Ancora meglio, nella sezione commenti puoi condividere anche la tua esperienza positiva sulla raccolta dei link editoriali.
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