La Penalizzazione Google Penguin

Esistono Link Tossici per il tuo sito web?

Di Recente ho ricevuto una richiesta per una consulenza su Google Penguin a cui ho rinunciato dopo un lungo ed estenuante scambio di Email. La mancata commessa di consulenza mi ha dato l’opportunità di riflettere e condividere le mie riflessioni per via del numero crescente di informazioni non proprio esatte che circolano sulla penalizzazione di Google che ha portato molta sofferenza ed incertezza tra webmasters di tutto il mondo. Si fa strada la domanda: esistono link tossici?

 

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Il web è affollato di tanta “letteratura” e casi di Google Penguin. Di recente sono stato contattato per un penguin cleanup, ovvero la rimozione della penalizzazione derivante da un profilo di linking non naturale agli occhi di Google. Dopo alcuni giorni ed uno scambio di Email di fuoco, ho deciso di non prendere l’incarico augurando buona fortuna al prospect.

Penguin e penalizzazioni per via di link non naturali

Ho letto molte informazioni sull’argomento, e la letteratura tende a fare una distinzione tra penguin e la penalizzazione per link non naturali – il primo automatico mentre nel secondo caso un evento che accade su attività umana, quindi personale Google che verifica il sito e decide di implementare una penalizzazione manuale.

Devi Trovare ed Eliminare i Link Tossici

L’innesto con questo prospect da subito non è stato quello che io mi auguro da un potenziale Cliente: si vedeva da lontano che aveva fatto scorta di informazioni dalla letteratura del web e quello che aveva trovato lo aveva portato a concludere che per uscire da Google Penguin è fondamentale individuare ed eliminare i link tossici dal sito.

Esistono link Tossici?

No. Secondo me non esistono link tossici o meglio link che possano avere una attribuzione universale di link “cattivi”. Ciò detto il mondo è pieno di gente che ci vuole bene e che farebbe di tutto per vedere “crescere” il nostro posizionamento ed è disposta a “regalarci” link che vengono da siti di SPAM del giro PPC (Pills Porno e Casinos). Io questi non li definisco tossici. Se la storia del mio sito è pulita potrò avere problemi nel breve periodo ma con una RFI (request for Inclusion, la richiesta di riconsiderazione) posso dire a Google che quei link non i ho messi io e non è affatto difficile verificare quanto si sta dichiarando.

Un link di per sé non può essere considerato tossico se non è inserito in un contesto e cioè se non si considera il suo apporto di reputazione a livello di anchor text in relazione ai contenuti della pagina e più in generale del sito.

Sono da considerare link tossici quelli che concorrono alla produzione di un profilo di linking che Google, attraverso l’introduzione di Penguin, interpreta come non naturali e quindi un tentativo di alterare e modificare reputazione ai fini del posizionamento.

Link tossici sono soggettivi non oggettivi

Un link è tossico per un sito mentre non lo è per un altro. Dipende.

Il concetto è piuttosto semplice in realtà. Se il tuo profilo di linking esterno ha una miscela di anchor text che risulta deviare da uno standard stabilito da Google allora quel link è da considerasi tossico a prescindere dal sito che ho la conferito.

Come trovare i tuoi link tossici con Majestic

Majestic ti offre la possibilità di analizzare il tuo profilo di linking in dettaglio e quindi avere tutti i link, in particolare i link suddivisi per anchor text.

Per capire faccio un esempio pratico.

Lo strumento da utilizzare per questo esercizio è il Site Explorer. Ho preso a riferimento il settore travel e fatto il raffronto con un sito che ho analizzato di recente e che ha subito una penalizzazione da penguin.

La schermata Summary è quella che offre le informazioni d’assieme per il sito oggetto dell’analisi…
Majestic SEOSummary Panel

In fondo alla pagina si trova il grafico d’assieme che illustra la ripartizione dell’anchor text (che determina la reputazione del sito)
travel2_SV

Il grafico precedente è relativo alla distribuzione di anchor text dei link entranti. Questo profilo di anchor text è per il sito posizionato al N°1 di Google.it per una certa keyword – la stessa posizione occupata dal sito analizzato qui di seguito prima di essere stato sito colpito da Google Penguin:
travel3_SV

Noti delle differenze? Certamente si!

Il 25% di anchor text nel sito penalizzato da Penguin ha la keyword esatta per la quale si era posizionato il sito alla prima posizione di Google.it.

Il restante 56% di anchor text è una combinazione (poco variegata) della stessa keyword principale, quindi in ultima analisi circa l’80% dei link entranti hanno anchor text molto simile – un po strano vero? Se a questo si aggiunge il fatto che moltissimi di questi link erano posizionati in blogroll e menu di navigazione e piedi pagina, la penalizzazione era inevitabile.

Sono tossici questi link?

Si lo sono. Eppure non provengono da siti SPAM o di dubbia reputazione – tutt’altro. Tutti link da siti buoni “puliti” ma in questo contesto altamente tossici.

Sante Achille
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