Abbiamo implementato una nuova funzionalità! Lo strumento per la misurazione delle Metriche di Flusso nel tempo – Flow Metrics History. Offre informazioni sulle variazioni del Trust Flow e Citation Flow nel tempo. In questo post parleremo anche del perché uno strumento come questo è necessario, quali sono gli usi principali e perché i valori di Trust Flow e Citation Flow di alcuni siti fluttuano più di altri.  Leggendo questo post avrai una conoscenza più approfondita di queste metriche molto importanti per il tuo sito. Se invece ti interessa sapere IN COSA CONSISTE ma non il PERCHÉ, ti basteranno le prime due screenshot.

Novità: Lo Storico delle Metriche di Flusso

 

 

Gli utenti Gold e Pro (ed ovviamente gli abbonati con livelli di servizio superiori a questi) hanno accesso a questa funzionalità innovativa di Majestic che si trova posizionata nel menu di navigazione Strumenti. Gli utenti con un livello di servizio inferiore (Lite oppure Silver) potranno avere accesso a queste informazioni attraverso l’uso delle campagne che documentano le performance nel tempo.

Da un’analisi visiva, il tool ha un aspetto del tutto simile a quello degli altri, ma fa una gestione diversa dei dati, offrendo uno storico di 18 mesi per ciascun sito web – Interessante vero?

Utilizzarlo è facile, basta immettere uno o più domini nella finestra di ricerca: si possono analizzare fino a 10 siti simultaneamente. Il risultato dell’analisi è offerta mediante dei grafici. Quello in alto a sinistra è un grafico simile a quello delle campagne, mentre a destra c’è un grafico con l’andamento temporale. Il primo di questi riporta le informazioni relative all’andamento del Trust Flow, mentre quello inferiore informazioni sul Citation Flow. Per fare un esempio sono stati scelti alcuni siti legati al settore della ricerca aerospaziale a cui siamo affezionati 🙂

 

Lo Scopo principale di questa funzionalità

Alcuni siti accusano una spiccata variazione dei valori di Trust Flow rispetto alla norma. Alcuni dei motivi per cui questo si verifica sono riportati in questo post. Il fatto che queste fluttuazioni così vistose accadano, inducono a pensare che un valore puntuale della misurazione è meno affidabile rispetto al valore più frequente rilevato e non è sufficiente per determinare lo stato di salute del sito: in sostanza si deve avere un quadro di riferimento più ampio fornito proprio dalla storia delle metriche di flusso. I grafici mostrano chiaramente questo concetto, offrendo un’informazione più affidabile con cui prendere delle decisioni nelle attività di compravendita di domini oppure di link building.

In generale è ragionevole considerare come rappresentativo il valore più frequente di una metrica di flusso per identificare il livello di “forza” del dominio. Allo stesso tempo queste fluttuazioni ci impongono ulteriori riflessioni per capirne i motivi. Conoscere le cause può offrire informazioni importanti sul dominio.

Perché si verificano le fluttuazioni di Trust Flow?

Nei grafici si possono vedere delle variazioni repentine di Trust Flow ad esempio nei siti hawking.org.uk e space.com. Perché avvengono?

Questo è esattamente il motivo per cui Majestic ha pensato di sviluppare questo strumento. Da qualche settimana abbiamo raccolto i commenti dei nostri utenti che ci hanno segnalato variazioni importanti di Trust Flow. Alcuni utenti hanno pensato a una variazione del nostro algoritmo ma non era assolutamente vero! Nulla era cambiato.

Da una piccola cerchia di utenti si è passati ad un numero crescente di segnalazioni a livello mondiale di variazioni improvvise di Trust Flow. I siti che abbiamo utilizzato a titolo di esempio in questo post sono rappresentativi del fenomeno a livello globale.

Nel grafico successivo si vede come i valori di Trust Flow per space.com variano molto, mentre nasa.gov (sito molto forte) e space-facts.com (sito meno forte) presentano variazioni quasi insignificanti nelle misurazioni giorno per giorno.

 

Ci possono essere molti motivi alla base di queste fluttuazioni ma prima di analizzare le cause bisogna capire la composizione dell’indice di Majestic che è una fotografia temporale. Al contrario di molti altri indici, Majestic utilizza le informazioni relative ad ogni singola pagina (ed a livello di sito) per capire come interagisce ed influenza altre pagine.

Nota: Una dichiarazione sull’indice di Majestic richiede ulteriori chiarimenti. In buona sostanza è molto simile all’indice di Google poiché, ancora oggi, Google utilizza Page Rank (così com’è stato confermato da Gary Ilyes su Twitter) e la matematica che governa il Page Rank si basa su una matrice di tutto il web. E così l’indice di Majestic. Ogni volta che è calcolato l’indice, Majestic pubblica un nuovo indice. Questo avviene ogni 24-30 ore, poi l’algoritmo si avvia di nuovo. Facciamo quindi una nuova fotografia nel tempo di cosa stiamo vedendo per ciascuna pagina e poi facciamo i calcoli che durano 24-30 ore e che produce un nuovo indice. Il processo quindi si ripete.

Piccole variazioni possono avere implicazioni importanti che non dipendono dal fatto che una pagina possa essere offline o non accessibile. Abbiamo costatato che non dipende dalla raggiungibilità dei contenuti della pagina – la problematica è più complessa.

Intanto chiariamo che la fluttuazione del Trust Flow sta proprio nella procedura appena illustrata ovvero nella costruzione di un nuovo indice ogni 24-30 ore. Allora la domanda che ci siamo posti è stata la seguente: È possibile che la mancanza di raggiungibilità di una pagina web possa influenzare in maniera così significativa un numero così importante di siti web?

Majestic deve dare una risposta a questa domanda per migliorare la stabilità delle Metriche di Flusso. Gli utenti di Majestic trarranno un beneficio da questo strumento poiché permette di estrapolare un dato rappresentativo di più lungo termine sul quale fare ragionamenti dal senso compiuto. Non tutte le fluttuazioni sono la risultante di “falsi positivi”. Alcuni saranno dovuti a comportamenti irregolari, come ad esempio impedire l’accesso al sito da parte del Bot di Majestic (MJ12Bot) è un segnale di questo tipo.

Può Il Blocco del Bot di Majestic Causare Fluttuazioni di Trust Flow?

Ci sono alcune PBN (Private Backlink Network) che impediscono l’accesso al Bot di Majestic nel tentativo di nascondere link uscenti verso altri siti. In teoria la PBN acquisisce elevati valori di Trust Flow perché Majestic vede i link ENTRANTI. Questo significa che loro possono vendere link uscenti dal sito ma MJ12Bot non lì può vedere, mentre Google li vede e quindi la teoria vuole che questi network sono nascosti dagli altri. Il segnale di riferimento è che questi siti impediscono accesso a MJ12Bot e, ciò nonostante, una teoria potrebbe essere che questi fatti producano un comportamento instabile per l’assenza dei link interni – ecco la teoria spiegata in formato grafico:

 

Gli effetti di questi comportamenti sono che se un giorno una big page non può essere indicizzata, il calo della metrica di flusso può essere disastroso al sito che blocca l’accesso a MJ12Bot. La notizia cattiva è che la pagina potrebbe non essere collegata al sito, ma potrebbe trovarsi alla distanza di alcuni link nella catena di interconnessione tra siti. La buona notizia è che effettivamente NON è successo niente di male. L’altra notizia buona è che evitiamo di fare spidering su quel sito in un ciclo, ipotizziamo che tutto rimane invariato. In altre parole dobbiamo verificare la presenza di un errore da una URL per avere questo effetto.

Tutto Dipende dalla Crawlability!

L’esempio precedente, sebbene teoricamente possibile, non può fornire una spiegazione per ogni scenario possibile e immaginabile. Tuttavia una spiegazione plausibile che giustifica il 90% degli episodi riscontrati sono errori ripetuti di indicizzazione (crawling) e non solo il blocco di MJ12Bot. I motivi per cui il Bot possa andare in errore di timeout sono tanti. Anche in questo caso non è una problematica specifica di Majestic e Google offre strumenti nella Search Console per verificare e minimizzare questi errori di timeout ed altri errori sulle pagine dal momento che hanno un impatto anche sulla sua comprensione del web. Google ha dedicato molte risorse alla risoluzione di problematiche simili e “vecchi SEO” ricorderanno le Google Dance e conseguenti fluttuazioni dell’indice – questo potrebbe essere una delle cause.

Ecco un’altra interessante possibilità che è specifica della configurazione di Majestic che spieghiamo con un esempio pratico. All’aumentare delle pagine https il web server e browser possono scambiare informazioni solo dopo aver scambiato delle informazioni per mezzo di un protocollo standard di sicurezza prima che avvenga lo scambio di dati ed informazioni. Uno dei protocolli utilizzati nel processo è il “TLS”. La versione corrente è la 1.2 e la raccomandazione è che web server impediscano accesso TLS 1.0 ai contenuti https per motivi di sicurezza. Tuttavia non tutti i Client utilizzano TLS 1.2 – Perché questa peculiarità dovrebbe influenzare il comportamento di Majestic?  Perché Majestic utilizza un crawler distribuito. Ciò implica che Majestic non controlla direttamente la configurazione del software che potrebbe essere un sistema windows, mac oppure linux. Un client che opera su un sistema Windows NT potrebbe non essere stato aggiornato da anni. Nella maggior parte dei casi non è così ma occasionalmente
si riscontrano casi come questo in cui si verificano errori di timeout o di altro genere.

Il risultato potrebbe essere una caduta del valore dopo 24 ore!

Questo è un  motivo ma possono esserci anche altri. Alcuni non sono di facile comprensione e non sono state fornite spiegazioni ai SEO, per cui forniamo alcuni approfondimenti:

  • Il link potrebbe trovarsi su un sito con hosting in Cina con un crawling proveniente dagli Stati Uniti che potrebbe essere bloccato dal firewall cinese.
  • La settimana scorsa si è verificato un episodio per il nostro dominio Majestic.com. Il 15% degli utenti non riusciva a collegarsi al nostro sito per via di un’anomalia sul DNSSEC che è andato in timeout, lasciando alcuni sistemi DNS (incluso Googledns) nell’impossibilità di stabilire piena sicurezza https. Le conseguenze sono state di una mancanza di scambio di dati tra questi sistemi e loro utenti.
  • Server DNS Lookup si aggiornano periodicamente. Per questo motivo i tempi di propagazione di un aggiornamento DNS può richiedere anche diversi giorni. L’aggiornamento può causare errori per alcuni giorni e nei casi più disgraziati l’aggiornamento si può corrompere con effetti su utenti e Bot fino al prossimo aggiornamento.
  • Il server potrebbe essere offline durante il tentativo di indicizzazione, magari è in atto un reboot. Per quando il reboot è terminato MJ12Bot è passato avanti abbandonando il sito.

Queste informazioni sono utili ad un Webmaster?

Come si può intuire dagli esempi dell’elenco precedente, alcune circostanze sono intuibili mentre altre meno immediate da comprendere o individuare. Resta il fatto che Majestic, al momento in cui si verificano questi inconvenienti, non riesce a raggiungere la pagina ed ipotizza che tutti i link della stessa siano stati cancellati.

Quando si verificano variazioni di Trust Flow si può tentare di capire cosa succede partendo dalla Google Search Console e verificare se si sono verificati errori di crawling oppure errori di timeout. Se la risposta è affermativa è bene capire i motivi e porre rimedio. Non ci dovrebbe voler molto a sistemarli tutti.

Un Fattore Importante: il Citation Flow

Dall’analisi dei paragrafi precedenti sembrerebbe tutto spiegabile e gestibile con interventi di basso livello, ma non è sempre così. Riprendiamo l’esempio introdotto all’inizio di questo post dove abbiamo visto alcuni esempi di Trust Flow che presentano variazioni significative improvvise – Ma cosa succede al Citation Flow?

 

Nulla! Non ci sono tracce di variazioni come invece abbiamo rilevato per il Trust Flow. Ma allora se è valida la spiegazione appena fornita sulla scomparsa improvvisa di link, questa variazioni di link non dovrebbe ripercuotersi anche sul Citation flow? La risposta intuitiva che viene in mente è “si” – tuttavia Majestic tende a rivisitare pagine con valori alti di Trust Flow rispetto a quelli di Citation Flow.. . per lo meno questa era la logica fino a quando si è manifestata questa anomalia. Inoltre c’è da considerare che molte MOLTE pagine in rete hanno in prevalenza Citation flow e non Trust Flow. Questo implica che la matrice dei valori di Citation Flow ha meno zeri. Il Citation flow potrebbe essere per sua natura più stabile rispetto al Trust Flow. Al momento non sappiamo con esattezza e per questo abbiamo sviluppato questo strumento.

A me serve una metrica stabile!

AGGIORNAMENTO – **Abbiamo implementato un aggiornamento e tutte le metriche sembrano essersi stabilizzate di nuovo**

Noi ti ascoltiamo. Anche noi vogliamo che le metriche siano stabili, o meglio desideriamo una metrica che non è affetta da falsi positivi. Ci saranno siti che fluttueranno una volta risolto questa problematica. Ad esempio quei siti che impediscono accesso al nostro Bot potranno continuare a manifestare questo comportamento, così come lo manifesteranno quei siti che vivono di link “transitori” ovvero che compaiono sulla home page del sito per poi sparire in poco tempo (ad esempio siti di news e PR). Attraverso questo tool utenti Pro hanno accesso alla storia del Trust Flow per fare una stima del valore di Trust Flow. Utenti Silver o Lite possono accedere a questi dati mediante la funzionalità campagne, altri potranno avvalersi del Citation Flow oppure il numero di Referring Domains. Siamo convinti di essere sulla strada buona e di aver risolto il problema che comunque lascia dietro di se come conseguenza il Flow Metrics History Tool!

AL momento questo strumento mostra molti siti con valori di Trust Flow altalenanti, ma il trend sarà di una netta diminuzione del fenomeno. Per contro sarà più difficile intercettare quelle circostanze fin qui descritte in cui i server sono off line: così facendo si concede il beneficio del dubbio nel breve periodo con l’obiettivo di avere indici più stabili.

Perché c’è voluto così tanto tempo per risolvere?

In breve non è vero. Un mese è un lasso di tempo grande nel mondo del search! È difficile comprendere le relazioni che intercorrono tra siti. Gli spostamenti verso siti con https sembra aver identificato un problema nuovo e finora sconosciuto. Il problema si è manifestato in tutta la sua peculiarità solo 2 settimane fa e ci siamo fermati per capire e risolvere nel più breve tempo possibile. Non potevano fornire spiegazioni perché non era chiaro cosa stesse succedendo. Al momento non siamo convinti di aver risolto il problema al 100%, ma crediamo di essere abbastanza vicini alla soluzione. Abbiamo dovuto sviluppare questo strumento per capire. Ci è venuto in aiuto la disponibilità delle Metriche di Flusso prevista nell’offerta delle Majestic Analytics enterprise. Il team di sviluppo è riuscito a creare il tool in due settimane. In parallelo a quest’attività abbiamo fatto delle verifiche diagnostiche che hanno analizzato i dati en-masse per identificare altre possibili problematiche. Tutte queste attività hanno
prodotto questo tool che abbiamo deciso di mettere a disposizione dei nostri utenti in modo da poter vedere personalmente le anomalie ed estrarre altre informazioni utili.

Perché il tool non è disponibile a tutti?

Perché riteniamo che questo strumento non è adatto ed utilizzabile da tutti. Offre informazioni particolari che solo un occhio esperto è in grado di valutare e apprezzare. A questo si aggiunge il fatto che le informazioni sono disponibili in un formato diverso rispetto agli altri dati di Majestic. Non abbiamo avuto il tempo di verificare il tool ed un uso indiscriminato che potrebbe derivare dalla disponibilità anche agli utenti non abbonanti potrebbe causare problemi dal momento che non è stato ottimizzato. L’efficienza è il fattore critico di successo di Majestic e motivo per cui Majestic vanta il più grande database di link oggi presente sul mercato nel mondo, al costo più basso. In questa circostanza era importante arrivare a uno sviluppo in tempi strettissimi, a prescindere dai costi.

E adesso tocca a te

Siamo convinti che farete buon uso di questa nuova funzionalità. Vogliamo sapere cosa ne pensate e come la utilizzate nelle vostre attività di digital marketing per lo sviluppo del vostro business e quello dei vostri clienti. Enjoy!

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Dixon Jones
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