Il file di disavow è un file contenente dei backlink che sono stati classificati come backlink tossici. Il file disavow è stato introdotto con l’aggiornamento dell’algoritmo di Google detto Penguin. Quell’aggiornamento aveva l’obiettivo di individuare siti web che avessero dei profili con backlink “non naturali” caratterizzati dall’essere spessissimo di una bassa qualità. Con l’aggiornato Penguin, siti con molti backlink di questo tipo sono stati penalizzati in automatico dall’algoritmo e questo meccanismo di penalizzazione automatica ha comportato non pochi problemi per quei siti verso cui c’era stato un link building molto aggressivo e non naturale con dei backlink che poi si sono rivelati tossici e che hanno avuto come conseguenza la perdita di posizionamento organico. Anche quei siti che non avevano intenzionalmente fatto link building con backlink spam si sono trovati all’improvviso penalizzati.
L’impatto di Penguin è stato devastante. Migliaia di siti hanno avuto perdite considerevoli di traffico organico e c’era bisogno di dare loro la possibilità di potersi liberare da questi backlink dannosi; il sistema adottato è stato il file di disavow.
Creare un file di disavow con Majestic
Con Majestic è possibile creare dei file di disavow, nel formato richiesto da Google, pronto per essere caricato nella Google Search Console. In questo articolo e nel video che segue troverai le informazioni necessarie per creare un file di disavow utilizzando Majestic.
Che cos’è il file di disavow e come si utilizza?
Da un punto di vista tecnico, il file di disavow è un file di testo con una lista di siti web o di pagine web aventi dei backlink verso il nostro sito, dai quali ci vogliano dissociare. In pratica è la lista di pagine (o siti) che hanno dei backlink che vogliamo disconoscere . Questi backlink sono stati prodotti, quasi sempre, da campagne di link building di SEO senza scrupoli. Una volta formattato il file di testo si può caricare nella Google Search Console (segui questo link). L’attività del SEO è la scelta dei backlink da inserire e la formattazione del file. Attraverso le metriche di flusso di Majestic il lavoro di analisi dei backlink è più facile ed è più agevole e veloce, evitando operazioni manuali di “copia ed incolla”.
1. Svuotare la lista dei siti in Majestic
Per creare il file di disavow utilizziamo gli strumenti che Majestic ci mette a disposizione. Uno di questi è il “Bucket” ovvero la lista dei siti da analizzare. Se non hai mai utilizzato questa funzionalità non c’è da preoccuparsi perché è molto facile. Per quelli che conosco già il Bucket è comunque bene verificare che la lista è vuota. Basta cliccare sull’icona del secchio che si trova in alto a destra nel menu di navigazione. Cliccando, si apre la pagina dove sono memorizzati siti e pagine da analizzare. Clicca su “Seleziona” per selezionare tutt’i siti dell’elenco e poi sul link “Rimuovi gli elementi selezionati”. Così facendo si svuota la lista e puoi tornare alla Home Page di Majestic.
2. Inserire il sito web per creare il file di disavow
Dal Site Explorer inserire il nome del stio da analizzare. Inserire il nome a dominio senza flash finale, http o WWW. Puoi optare per il tipo di analisi dalla finestra di dialogo che si trova a destra della barra della ricerca (vedi immagine che segue):
3. Scegliere tra Indice Recente o Indice Storico
La scelta dell’indice a cui fare riferimento per la creazione del file di disavow è importante. L’indice recente va utilizzato se nel profilo di backlink sono presenti dei link sospetti o comunque non rilevanti che sono stati creati negli ultimi 120 giorni. In tutti gli altri casi si deve utilizzare l’indice storico. L’indice recente può contenere backlink più vecchi che possono essere censiti periodicamente. Tuttavia è poco probabile che il sistema di indicizzazione di Majestic torni a visitare backlink spam.
4. Scegliere la strategia: il disavow per URL o Dominio
Molti SEO scelgono di fare il disavow a livello di dominio e non singola URL. Con questa opzione l’intero dominio viene disconosciuto (e quindi tutti i link ad esso associati) – anche se da quel dominio è stato individuato un solo backlink tossico. Altri invece preferiscono specificare con esattezza i backlink che intendono disconoscere e quindi optano per una strategia di disavow a livello di singola URL. Con Majestic si può optare per un disavow misto tra dominio e singola URL, scegliendo dal menu a tendina e aggiungendo alla lista dei siti da analizzare.
5. Filtrare le liste per individuare i backlink tossici
Non c’è una definizione unica ed universale di backlink tossici condivisa tra i SEO: ognuno di noi ha una propria opinione e definizione personale di backlink tossici che spesso dipende dal sito. Majestic offre diverse opzioni per organizzare e filtrare i backlink per assisterti nella identificazione di quei backlink che potenzialmente potrebbero essere dei candidati da inserire nel file di disavow.
6. Aggiungere i backlink alla lista da analizzare
A questo punto comincia il lavoro dello specialista che deve verificare i backlink e determinare quali link nel profilo dei backlink sono tossici. Posizionando il cursore del mouse sulla ruota dentata, appare il menu contestuale per aggiungere il link alla lista.
Suggerimento: Analizza i backlink con il Link Graph
Un modo alternativo per vedere i backlink è attraverso la loro rappresentazione grafica con il Link Graph. Attraverso il Link Graph, i backlink si possono vedere fisicamente inseriti nel loro contesto e così si può capire se sono inseriti in una rete di PBN. Con il cursore del mouse puoi esplorare i punti rossi che rappresentano dei backlink per conoscere il sito e inserirlo tra quelli da analizzare.
7. Esportare la lista dei siti da analizzare
A questo punto, avendo finita l’analisi dei backlink, basta cliccare sull’icona del secchio per aprire la lista. In fondo alla lista si trovano le opzioni di esportazione – scegliere l’opzione di esportazione dei backlink per il file di disavow.
L’uso del disavow comporta dei rischi?
Con l’aggiornamento Penguin di Google, l’uso del disavow è stato indispensabile in molte circostanze. Oggi questa esigenza è meno sentita, forse perché l’algoritmo è stato affinato con il tempo e forse perché si è più attenti nel fare link building. Tuttavia, ci sono ancora molte circostanze in cui ci si può trovare che richiedono l’applicazione della procedura appena descritta per creare e caricare un file di disavow. Infatti ci sono dei SEO che lo utilizzano regolarmente per curare il profilo dei backlink. Oggi, nella maggior parte dei casi, si ricorre all’uso del disavow quando viene segnalata una penalizzazione che appare nella Google Search Console.
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